Teatro de’ Servi. “Tutto per Lola”. Recensione

ROMA – Al Teatro de’ Servi ha debuttato una commedia molto piacevole dal titolo Tutto per Lola”,  scritta da  Roberta Skerl e messa in scena con la sapiente regia di  Silvio Giordani

Si tratta di una pièce in cui si fondono magicamente un pizzico di horror, molta umanità e tanta, ma tanta ironia. La storia narra le vicende tragicomiche di Livia, Ester, Lucia e Carla,  quattro ex prostitute ormai ampiamente “in pensione”, che rimangono coinvolte in un giallo-rosa frizzante dagli esiti imprevedibili. Le quattro donne vivono insieme in un villino liberty isolato e posto nel mezzo di un ampio giardino:  in realtà era la loro vecchia casa di appuntamenti dove per tanti anni avevano esercitato il mestiere. A prezzo di enormi sacrifici e anni di duro lavoro, sono addirittura riuscite ad acquistare l’immobile, dove ora trascorrono una serena vecchiaia tra passeggiate in giardino, peonie piantate nelle aiuole e serate alla TV, rigorosamente SKY!. Ma un giorno (e qui inizia il flashback) proprio sotto le finestre del loro villino, compare Lola, un’adolescente nigeriana costretta sul marciapiede da un connazionale sfruttatore. Le donne si affezionano a Lola e cominciano a seguire le sue vicende, proprio come delle vecchie zie.  Livia una notte ha un forte diverbio con lo sfruttatore e oltre alle parole grosse vola pure qualche spintone: il nigeriano, corpulento e grosso, cade e muore accidentalmente.  Le quattro “signore” decidono così di farlo a pezzi e di seppellirlo sotto un albero in giardino; quindi pagano il biglietto aereo a Lola e alla madre, per fuggire in America e rifarsi una vita. Qui finisce il flash back e riprende il racconto “in diretta”: improvvisamente, suona il campanello: è il Commissario Mascari, che indaga ancora sul delitto e che sospetta fortemente delle quattro donne. Lucia propone di vendere tutto e di trasferirsi in Abruzzo, a Pratola Peligna! Per dimenticare! Passano sei mesi, il commissario non riesce a incastrarle e per punizione viene trasferito… a Pratola Peligna: dall’ultimo scontro con le quattro donne… emerge una amara verità…. che ovviamente non vi diciamo; ma i cinque per incanto si ritrovano idealmente molto ravvicinati… 

Nel complesso, abbiamo visto un’opera veloce, ben costruita e ben diretta; e ben recitata! Caterina Costantini  dà vita a una Ester scatenata e incisiva, nel parossismo della colorazione recitativa. Lorenza Guerrieri, penalizzata da un abbassamento di voce (siamo a gennaio!) interpreta Livia, l’omicida preterintenzionale. Lucia Ricalzone ci è particolarmente piaciuta nella parte di Carla: particolarmente preparata in criminologia e in diritto penale, ogni sua affermazione si veste di graffiante comicità! Il cast si completa con Monica Guazzini (Lucia) e Geremia Longobardo (Commissario Mascari), entrambi molto bravi (li abbiamo già apprezzati al Teatro Roma) e temporaneamente in tournée con altri spettacoli. Fino al 15 gennaio sono sostituiti efficacemente da Rita Pasqualoni, spigliata e sicura di sè, e da Alessandro Loi, convincente ed autorevole.  La regia, come dicevamo, è di  Silvio Giordani, che ci propone, come è sua consuetudine, uno spettacolo elegante e ricercato: un esempio per tutti, la citazione di canzoni anni 70 o giù di lì, che vengono cantate a cappella dalle quattro allegre “ex signore di vita”. Uno spettacolo gradevole e divertente, che merita di essere visto.

Fino al 29 gennaio 2017 

Teatro de’ Servi  –  

Via del Mortaro, 22 (Via del Tritone)   

Info: 06.6795130 www.teatroservi.it 

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