Teatro De’ Servi. “Bedda Maki”. Divertente e attuale

Vincitrice del Concorso “Una  commedia in cerca d’autori”, giunto ormai alla sua quarta edizione

ROMA – ha debuttato la divertente commedia Bedda Maki, vincitrice del Concorso “Una  commedia in cerca d’autori”, giunto ormai alla sua quarta edizione. L’iniziativa nasce per espressa volontà della Bilancia Produzioni, che gestisce il Teatro de’ Servi e di Roma e il Martinitt di Milano. Dedicato ai nuovi talenti in cerca di opportunità, il Concorso sta riscuotendo un successo sempre maggiore fra i giovani drammaturghi, che hanno così la possibilità di farsi conoscere, grazie a una messa in scena premiale. Questa edizione vede giudicata come migliore l’opera che ha questo curioso titolo siculo-giapponese: un titolo che riecheggia manifestamente il modo di dire dialettale “bedda matri”, laddove matri viene sostituita da Maki, un cibo giapponese a base di alghe! E qui ci inseriamo nella nostra commedia. 

Scritta da  Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, la pièce affronta diverse tematiche: la crisi economica, certe tendenze gastronomiche vacuamente esterofile, il rapporto complesso tra padre e figlio.  Tony è il padre, cuoco e titolare del ristorante siciliano La Tonnara di Toni. Purtroppo, la movida milanese segue altre mode, ad esempio il sushi, e abbandona le cucine tradizionali e regionali. Tra l’altro, il povero Tony ha speso una fortuna per permettere al figlio Calogero di studiare e crearsi una posizione. Però è giunto il momento di arrendersi alla realtà; addio agli arancini e alle caponate: si chiude! Gettando nello sconforto la cameriera Maria, che non disdegnerebbe di essere oggetto di attenzioni da parte del titolare Tony, a sua volta abbandonato dalla moglie, fuggita con un ragioniere brianzolo. Per fortuna, il figlio Calogero accetta l’idea di aiutare la baracca e – mettendo al servizio della causa gli studi che sta facendo – decide di contribuire a rinnovare il “look” e anche il “concept” del ristorante, nonostante la scorbutica opposizione di Ginevra, la sua fidanzata snob e altezzosa. La trasformazione ha luogo e prima dell’inaugurazione viene invitato Yannis, un blogger gastronomico, per un assaggio critico che avrebbe potuto richiamare masse di clienti. E qui, ci fermiamo: non sarebbe giusto rivelare come va a finire la simpatica storia.

Possiamo dire che tutta la commedia funziona e viaggia bene, su ritmi piacevoli e prevalentemente comici. Franco Mirabella (il protagonista Tony) ci regala un personaggio che fa un uso piacevole e brillante del dialetto siciliano, che arricchisce di colore tutta la storia. Lorenzo Parrotto è, bravo ed elegante nel vestire i panni del figlio Calogero, ragazzo studioso che vuole fare carriera, ma che senza dimenticare le sue origini e le sue radici. Molto brava Caterina Gramaglia (la cameriera Maria), abilissima a trasformarsi in geisha siculo-nipponica e a improvvisare frasi giapponesi maccheroniche, improbabili balletti orientali e non solo. Roberta Azzarone ricopre molto bene  il ruolo di Ginevra, la fidanzata antipatica, snob e pure manesca, che poi, invece…. ah già, questo non si dice! Piacevole la sorpresa che ci presenterà il blogger Yannis, interpretato da Arturo Scognamiglio, brillante e sicuro di sé…  A  voi il godimento del finale.

La regia è firmata da Roberto Marafante, che ha fatto come sempre un buon lavoro, valorizzando ulteriormente un testo già di per sè assai piacevole. Ritmi serrati, tempi comici, belle gags e piccole trovate registiche  arricchiscono la messa in scena.Nel complesso, abbiamo assistito a uno spettacolo che merita di essere visto!  Ah… dimenticavamo: è al via la quinta edizione del concorso “Una commedia in cerca d’autori”: gli interessati posso chiedere informazioni al Teatro de’ Servi o al Martinitt di Milano. Viva il teatro! 

Fino al 19 febbraio 2017 

Teatro de’ Servi     

Via del Mortaro, 22 (Via del Tritone) –  Roma 

Info: 06.6795130 www.teatroservi.it

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