III premio CENDIC. Concorso trasparente per nuovi autori teatrali

ROMA – Presso il Teatro Argentina a Roma si è svolta la presentazione terza edizione del Premio Cendic, dedicato alla drammaturgia italiana contemporanea.

Il premio, promosso dal Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea Cendic, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, in collaborazione con il C.T.M. (Centro Teatrale Meridionale di Locri) e la partecipazione del Teatro di Roma, delle Biblioteche di Roma, del Comune di Calatafimi Segesta e del “Calatafimi-Segesta Festival le Dionisiache”, che ospiterà il debutto nazionale dell’opera vincitrice, ha come fine quello di favorire la promozione e diffusione della scrittura teatrale. Alla presentazione sono intervenuti Simona Cives (Responsabile Attività Culturali Biblioteche di Roma), Maria Letizia Compatangelo (Presidente Cendic), Domenico Pantano (Direttore del Centro Teatrale Meridionale), Marcantonio Lucidi (critico teatrale) e Maria Borsellino D’Angelo (Notaio).

Il premio si pone come una realtà a se stante nel panorama teatrale italiano, poiché assicura al vincitore non una targa, non un premio in denaro, non un riconoscimento ufficiale bensì  l’allestimento dell’opera, prodotta dal Centro Teatrale Meridionale di Locri e nelle rappresentazioni dello spettacolo l’anno successivo a Segesta, a Locri e a Roma. Il premio quindi permette la nascita di nuovi autori, nuova linfa vitale per una forma teatrale che necessita di un ricambio autoriale fuori dai consueti schemi “amicali” che vedono spesso nuove messe in scene di amici degli amici prive di reale spessore artistico.

Come illustrato in conferenza stampa i meccanismi del premio non permettono alcun favoritismo. Le opere vengono consegnata a uno studio notarile che invia poi le stesse, prive del nome dell’’autore, a una giuria di drammaturghi i quali sono chiamati a dare il proprio voto favorevole a ben tre diverse opere. Le prime cinque opere che ricevono più preferenze passano alla seconda fase nella una giuria tecnica designa il vincitore tra i cinque finalisti (o più di cinque in caso di votazione ex aequo).

La giuria tecnica è composta da Veronica Cruciani, regista; Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese; Marcantonio Lucidi, critico teatrale; Manuela Mandracchia, attrice; Orazio Torrisi, produttore teatrale e regista. A loro si affianca la Presidente del Cendic, Maria Letizia Compatangelo, che coordina i lavori della giuria tecnica senza diritto di voto, avendo già votato nella prima fase.

Un meccanismo che assicura senza alcun dubbio la trasparenza delle votazioni espresse su opere prive di nome e assegnate ai giurati per estrazione. Questo ha ovviamente portato nelle due edizioni precedenti del Premio Cendic a sorprese nello scoprire il nome del vincitore. Nell’edizione del 2016 ha infatti vinto una giovanissima e sconosciuta autrice Sofia Bolognini con l’opera “FIGLIE D’EGITTO, ovvero LE SUPPLICI”. Sofia a soli 24 anni ha avuto la meglio su autori affermati e di esperienza (il premio è aperto a tutti senza limiti di età e di esperienze professionali). 

Ma non finisce qui, infatti tutti i cinque finalisti godono della partecipazione, con una giornata di studio interamente dedicata alla propria opera, alla Rassegna “Il mito nella contemporaneità” realizzata a cura del Cendic con la collaborazione del Teatro di Roma e di Biblioteche di Roma. Il Premio Cendic Segesta vuole assicurare ai partecipanti ciò che ogni autore auspica di trovare in un concorso: un giudizio qualificato, premi concreti, quali allestimento e repliche, attenzione e diffusione continuativa delle opere finaliste, un meccanismo di selezione trasparente e la conoscenza delle valutazioni.

Non prevede tasse di partecipazione e nemmeno spese di spedizioni postali, poiché vi si partecipa solo per via telematica. 

Le opere in concorso dovranno essere inviate entro il 31 agosto 2017. 

L’Edizione 2017 ha come tema la GIUSTIZIA.

Il Premio è aperto a tutti gli autori, iscritti o non iscritti al Cendic, ad altre associazioni di autori o alla Siae.

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