Rendez vous. “I fantasmi d’Ismael” di Arnaud Desplechin. Recensione

A Rendez vous, festival del cinema francese, è stato proiettato di Arnaud Desplechin, uno dei registi più significativi d’oltralpe, “I fantasmi d’Ismael”, lavoro presentato l’anno scorso a Cannes che aveva lasciato freddo il pubblico della Croisette.

Racconta di Ismaël, un regista che sta girando un film ispirato alla figura di suo fratello ed è ancora scioccato per la scomparsa di sua moglie Carlotta, avvenuta vent’anni prima. Ora Ismael si prende cura del padre di lei, un uomo vecchio che non riesce a darsi pace per questa figlia che tutti oramai credono morta. Finalmente Ismael incontra Sylvia e riesce a ricominciare una nuova vita. Un giorno, per caso, Carlotta ritorna e, tra lo sconcerto generale, inizia a vivere nell’appartamento dell’ex marito e la sua nuova compagna perché non sa dove andare. Ovviamente il triangolo non avrà esito felice e Ismael, sull’orlo della follia, fugge lasciando anche le riprese del film …

La prima parte ricorda “La donna che visse due volte” e riesce in qualche modo a intrigare, ma più il lungometraggio procede, più è messa troppa carne al fuoco: l’identità e il suo doppio, il processo creativo, dove si narra la costruzione di un film nel film, l’amore come salvezza dalla follia, con tanti riferimenti ad artisti noti e citazioni dotte. Temi appena abbozzati che non costituiscono un discorso compiuto e non appassionano perché hanno la verbosità del cinema che parla soprattutto di se stesso. 

  • REGIA: Arnaud Desplechin
  • SCENEGGIATURA: Arnaud Desplechin
  • ATTORI: Mathieu AmalricMarion CotillardCharlotte GainsbourgLouis GarrelAlba RohrwacherHippolyte GirardotLaszlo Szabo
  • FOTOGRAFIA: Irina Lubtchansky
  • MONTAGGIO: Laurence Briaud
  • MUSICHE: Grégoire Hetzel
  • PRODUZIONE: Why Not Production
  • USCITA 25 APRILE

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