“L’albero del vicino”. La banalità dell’odio quotidiano. Recensione

Hafsteinn Gunnar Sigurðsson racconta la quotidianità di una tranquilla zona residenziale di Reykjavik, dove una giovane coppia arriva a separarsi perché lei scopre il marito mentre guarda il video di un amplesso con un’ex. L’uomo torna a casa dei genitori e combatte per far riconoscere i suoi diritti di padre, mentre i suoi due vecchi iniziano un contenzioso con dei vicini a causa di un albero e di un gatto.

La banalità delle tensioni quotidiane, forti dei disturbi psichici e delle paure di persone qualunque, avrà esiti che nessuno avrebbe supposto …

Presentato nella sezione Orizzonti alla 74ma Mostra di Venezia e candidato all’Oscar in rappresentanza dell’Islanda quale miglior film straniero, “L’albero del vicino” è una dark comedy, molto apprezzata dalla critica internazionale, che dimostra come l’aggressività inizi in primis nel privato, istintività che può condurre alle guerre su larga scala. Sigurðsson, realisticamente, inserisce anche l’importanza del caso, aspetto che ha indubbia importanza nella nostra vita.

Un tema non nuovo che il regista affronta in maniera personale, facendosi seguire grazie alla capacità di fondere insieme riflessione e ritmo narrativo. Hafsteinn Gunnar Sigurðsson del resto si è già distinto con il suo film d’esordio Either Way, vincitore nel 2001 al Torino Film Festival. Bravi anche gli attori che con naturalezza rendono credibile la storia.

  • DATA USCITA: 28 giugno 2018
  • GENERE: Commedia, Drammatico
  • ANNO: 2017
  • REGIA: Hafsteinn Gunnar Sigurðsson
  • ATTORI: Steinþór Hróar Steinþórsson, Edda Björgvinsdóttir, Porsteinn Bachmann, Selma Björnsdóttir, Dóra Jóhannsdóttir
  • PAESE: Islanda
  • DURATA: 89 Min
  • DISTRIBUZIONE: Satine Film

Condividi sui social

Articoli correlati