TFF. “Ride”: Mastandrea racconta l’apatia, anche sociale, di fronte a una “perdita”

TORINO – Molto atteso, in concorso al Torino film festival, l’esordio di Valerio Mastandrea alla regia con “Ride”. E’ bene sapere che il titolo è una voce del verbo ridere e non confonderlo con il sostantivo inglese, altrimenti si rischia di non cogliere appieno il senso.  

Protagonista è Carolina (Chiara Martegiani), giovane madre rimasta vedova perché il marito ha avuto un incidente in fabbrica. Carolina vive con il figlio (Arturo Marchetti) a Nettuno, un comune di 50.000 abitanti in provincia di Roma. La fabbrica dove l’uomo è deceduto ha visto succedersi tre generazioni: gli anziani quando pensano a quel che è accaduto dicono che, se al posto dei giovani di oggi ci fossero stati loro, non lo avrebbero permesso, avrebbero lottato per contrastare la mancanza di sicurezza. Oggi tale dramma sembra attraversare chi conosceva lo scomparso con distacco, con rassegnazione. Anche la moglie Carolina non piange, dice di non riuscire a provare dolore. Il figlio attende il funerale, al quale arriveranno molti giornalisti: come dovesse recitare in un reality, fa le prove di un’auspicata intervista. Amici, conoscenti, parenti vanno a trovare la moglie per porgerle le condoglianze, loro piangono ma lei non ci riesce. Perché quell’apparente mancanza di partecipazione, perché tutto sembra così normale?

Il film di Valerio Mastandrea è un film sulla morte, ma potrebbe leggersi anche come metafora di un sentimento che appartiene all’inconscio collettivo: molti di fronte alla perdita – non solo della vita, altresì del benessere economico, dei diritti sindacali, civili etc. degli ultimi decenni – non reagiscono, si comportano con distacco, incoscienza, rassegnazione, apparente mancanza di dolore, salvo che non lo si debba condividere in pubblico, in un perenne reality dove ciò che conta è esibirsi. 

Punteggiato da quell’ironia che ha caratterizzato la vita dell’attore, il film strappa a tratti il sorriso, a tratti diventa prolisso. Sicuramente originale nelle sue allegorie, con un finale che non vi rivelo, sembra ammonirci che ciò che a lungo è represso e sembra non contare, improvvisamente esonda come una pioggia che allaghi la casa.

  • DATA USCITA: 29 novembre 2018
  • GENEREDrammatico
  • ANNO2018
  • REGIAValerio Mastandrea
  • ATTORIChiara MartegianiRenato CarpentieriStefano DionisiMilena VukoticSilvia GalleranoEmanuel BevilacquaMilena ManciniGiordano De Plano
  • PAESE: Italia
  • DURATA: 95 Min
  • DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

Condividi sui social

Articoli correlati