“Le Mans 66”. James Mangold: “L’effetto speciale non acquistabile è il fattore umano”

ROMA – “Le Mans ’66 – La grande sfida” di James Mangold racconta la competizione umana, non è un film unicamente sportivo ma un racconto di relazioni tra persone ambiziosissime, i cui sentimenti sono universali e vanno oltre l’ambiente in cui si muovono: per questo potrebbe piacere anche a chi non ama le corse automobilistiche, pubblico femminile compreso.

All’inizio degli anni ’60 la Ford é stanca di essere surclassata dalla Ferrari nella 24 ore di Le Mans. Così Henry Ford II, nipote del fondatore della casa automobilistica, si affida all’ingegnere Carroll Shelby (Matt Damon), ex pilota che non gareggia più per problemi cardiaci, ora progettista e venditore di automobili, affinché programmi un’auto capace di trionfare. Shelby chiede aiuto al pilota inglese Ken Miles (Christian Bale), asso del volante, arrogante e di modi bruschi, che prima di accettare la proposta deve superare un radicato scetticismo contro il team aziendale della stessa Ford. I due in poco tempo, dopo la messa a punto della mitica Ford Gt40, non senza bastoni tra le ruote, ripensamenti, grandi sacrifici e rischi enormi cominciano a ingranare per ambire al traguardo. Dal canto suo Enzo Ferrari, bene interpretato da Remo Girone, aveva mostrato grande albagia rifiutando con disprezzo la proposta d’acquisto della sua fabbrica da parte di Henry Ford, implicitamente sfidandolo. Di questa competizione vera lasciamo il finale storico allo spettatore che non lo conosce. 

L’abilità narrativa di James Mangold è tutta nella fluidità di un’opera capace di sorprendere e di tenere con il fiato sospeso per tutta la durata delle due ore e mezzo. Lo stesso regista in conferenza stampa ha affermato di aver fatto un film dove le auto non sono costruzioni digitali e sulla pista ci sono persone : l’effetto si vede e il cuore di chi guarda balza in gola. Parafrasando una battuta di Matt Damon, Mangold ha affermato che l’effetto speciale non acquistabile è sempre e comunque quello dell’“umanita”, tanto più che in “Le mans 66” non si parla di supereroi ma di uomini. James Mangold ha chiarito che a lui interessava il retroscena della gara, mostrare perché un pilota fa ciò che fa, raffigurare il lato intimo dell’ambiente. Nei fatti, dunque, ciò che al film dà senso universale e stimola curiosità perché, per la maggioranza degli spettatori, il fattore umano nello sport è qualcosa di poco conosciuto e imprevedibile. 

  • Titolo originale: Ford V. Ferrari
  • Regia: James Mangold
  • Cast: Christian BaleMatt Damon, Jon Bernthal, Caitriona Balfe, Noah Jupe, Paul Sparks, Emil Beheshti, Corrado Invernizzi, Josh Lucas, Adam Stuart, Ray McKinnon, JJ Feild, Tracy Letts
  • Genere: Azione, colore
  • Durata: 152 minuti
  • Produzione: USA, 2019
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 14 novembre 2019

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