Arrivano i “Nastri d’argento Grandi serie”: i primi “d’onore” a Montalbano, Gomorra e L’amica Geniale

Le grandi serie da oggi in poi avranno il loro “Nastro d’argento” accanto ai lungometraggi, ai documentari e ai corti, con tanto di ‘cinquine’ e Premi ogni anno, in una sessione dedicata.

L’ hanno reso noto in una conferenza stampa in streaming la Presidente del sindacato dei giornalisti cinematografici Laura Delli Colli, insieme alla vicepresidente Fulvia Caprara e Paolo Sommaruga, membro del direttivo. Il SNGCI annuncia tre Nastri d’Argento d’onore per tre titoli iconici, di quella serialità che conquista, grazie al pubblico, nuovi mercati anche internazionali: insigniti Montalbano, Gomorra, L’amica Geniale. 

 Luca Zingaretti nel ringraziare ha detto: “Montalbano è stata un’avventura fantastica, una cavalcata meravigliosa. Mi porterò dentro per sempre le ore di chiacchierate con Andrea Camilleri, i mesi passati sul set a lavorare su Salvo e Alberto Sironi che per me è stato una figura paterna”. L’attore e regista Marco D’Amore ha mandato il suo messaggio direttamente dal set di Gomorra 5 “per testimoniare come donne e uomini continuino a lavorare, anche in questo periodo difficile, perché sentono necessario quello che facciamo”.  Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, casa di produzione della fortunata serie Tv in onda sulle reti Sky: “le cinque stagioni di Gomorra sono finalmente, con L’Immortale, in onda sui canali della Hbo”. Gomorra dunque alla conquista del pubblico americano, ma del resto, dice Tozzi, “La serialità è il romanzo del terzo millennio e noi italiani, ne siamo fra i protagonisti”. E un affettuoso saluto anche da Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio le piccole Lenù e Lila de L’amica geniale che saranno premiate come esordienti. Dichiara Saverio Costanzo (premiato per la scrittura seriale e la regia de L’amica geniale): ” Un percorso di formazione anche per me come per Lenù e Lila. In questi cinque anni, mi sento di essere diventato da giovane regista un regista ‘uomo’”. 

Non è un caso che, al varo di questo nuovo corso, partner sia la Film Commission Regione Campania che produce sul suo territorio serie di grande appeal internazionale, come Gomorra e L’amica geniale.  Napoli sarà anche la sede dove si svolgerà la cerimonia di  premiazione dei nastri.    In questa stagione durissima per molti lavoratori dello spettacolo, il destino è stato più clemente verso chi non è impegnato in quello dal vivo. Da Napoli arrivano i numeri di una buona semina iniziata molti anni fa:dal 2005 a oggi sono 1000 i progetti attratti e sostenuti in Campania, di cui 250 tra film e fiction. Oltre 50 i titoli per la tv, comprese le 5 stagioni di Gomorra, 2 stagioni (a oggi) de L’amica geniale (e la terza è in lavorazione) 3 stagioni de I Bastardi di Pizzofalcone. Oltre al cast di attori, le produzioni coinvolgono personale per una percentuale che oscilla fra il 40% e il 60% di tecnici e maestranze del territorio, anche nella produzione e nella scenografia. Dalla Campania la Presidente della Film Commission Titta Fiore ha commentato: “La scelta di Napoli come sede di quest’evento speciale premia la puntuale accoglienza che la Campania ha riservato a titoli di successo e l’impegno con cui la Film Commission Regione Campania ha contribuito ad attrarre, grandi progetti seriali. Nei 15 anni dalla nascita della Film Commission c’è stata una crescita esponenziale delle produzioni sul territorio. Fra le altre, aspettiamo per esempio di vedere la serie su Maradona, con gli episodi ‘napoletani’ diretti da Edoardo de Angelis.”.

Entusiasti della nuova iniziativa del SNGCI anche produttori e broadcaster. Maria Pia Ammirati, neo direttore di Rai Fiction alla sua prima uscita ufficiale, confermando l’avvio di nuovi progetti aperti al sostegno della comunicazione ha detto che “La serialità è il linguaggio contemporaneo, una palestra del nuovo, di sperimentazione e contaminazione. Non a caso le serie premiate nascono dal lavoro di tre scrittori: Ferrante, Camilleri e Saviano. Il cinema aiuta la fiction a diventare arte”. “Grazie ai Nastri d’Argento, che danno un segno di vitalità nell’aver colto questo processo mondiale” anche da parte di Nicola Maccanico, Sky, che afferma: “È arrivato il momento per dire che i modelli di narrazione seriale non sono diversi da quella cinematografica. Se il cinema si muove su una linea autoriale, la serialità viaggia come sistema”. “E pensare che Laura Paolucci, che aveva scoperto i primi libri, ha faticato a farmi leggere Elena Ferrante”, sorride Domenico Procacci insistendo sull’importanza delle collaborazioni produttive.

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