ROMA – “Italiane, ballata delle donne fiere” rientra nelle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, ma le brave Lina Sastri, Maddalena Crippa e Tosca, con la regia di Emanuela Giordano, hanno saputo tradurre uno spettacolo che facilmente sarebbe potuto scivolare nella retorica, in piéce coinvolgente senza trionfalismi ed enfasi, che racconta e canta l’Italia del Risorgimento, con grazia, ironia e passione.
Intelligente la scelta di una prospettiva non scontata e sconosciuta ai più: la recitazione delle biografie di alcune donne, che il Risorgimento hanno vissuto e pagato, delle quali nessuno sa niente. Riparazione di una lacuna storica, che incuriosisce e stimola paragoni con l’oggi. Suffragette che Lina Sastri, Maddalena Crippa e Tosca, alla fine della performance, salutano con grandi “evviva!”. Il pubblico ride nell’apprendere, ad esempio, di una eroina che tra sposarsi o essere rinchiusa in convento, preferisce una fuga in Inghilterra. Donne coraggiose che hanno percorso e spianato il vivere attuale. Donne con grande cultura, creative, con uno spiccato lato maschile: quello stesso che oggi suscita disagio negli uomini.
Donne i cui profili emergono virtuali come ombre ma rendono viva un’epoca, le diverse dominazioni, il Risorgimento, i primi passi dell’Italia unita. S’inframmezzano canzoni come Camicia rossa garibaldina, Inno di Garibaldi, Addio mia bella addio, O Venezia, La bandiera dei tre colori. L’atmosfera è popolare, calda, divertita e autentica.
Nel foyer, nei tre giorni di spettacolo, il teatro Argentina ospita una mostra con una rielaborazione grafica dei ritratti delle nove patriote raccontate all’interno della piéce, e un video racconto di Davide Bastolla: moderna epopea delle loro gesta.
Teatro Argentina, Roma fino al 22 settembre
Lina Sastri, Maddalena Crippa, Tosca accompagnate dalla Bubbez orchestra
Regia di Emanuela Giordano