Fabrizio Gifuni porta Amleto in guerra al Teatro Vascello

ROMA – È un Amleto ormai vecchio e stanco quello che si presenta davanti al pubblico, in questa nuova messa in scena, nata da un’idea di Fabrizio Gifuni: L’ingegner Gadda va alla guerra (o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro).

L’ombra di colui che fu il principe di Danimarca, ormai solo con i suoi ‘complessi edipici, e senza figure genitoriali da amare o odiare, ma pur sempre con la mente squassata dai suoi spettri, tra lampi di tragica follia, “a tratti comicissima” come sottolinea l’autore nella presentazione dello spettacolo, racconta la tragedia della guerra, della tirannia, e dove queste vengono generate.
Scrive Gifuni: é “Un ‘Amleto Pirobutirro’ – protagonista-ombra del suo più grande romanzo, ‘La cognizione del dolore, che riavvolge il nastro delle sue nevrosi camminando a ritroso – come un granchio – sulle tavole della memoria. Una discesa agli inferi che riapre antiche ferite, mai rimarginate. Fino ad arrivare alla ferita originaria. A ciò da cui tutto discende. Nel male e nel bene. Al pozzo nero della sua futura infelicità ma anche, forse, all’involontaria miniera della sua immensa arte”.

La Prima guerra mondiale, alla quale Gadda partecipò come sottotenente del V° reggimento Alpini, non lo lasciò ‘illeso’: la disfatta di Caporetto, la prigionia, e la morte del fratello Enrico, lasceranno invisibili cicatrici nella mente dello scrittore lombardo. Ma come in tutti i grandi narratori,  gli accadimenti della vita vengono leniti diventando pagine scritte dove il ricordo sensoriale si fonde con le reminiscenze delle sensazioni, divenendo linguaggio poetico: “lingua squassata da lampi di puro genio proteiforme” come scrive Gifuni.
Scrive l’attore nella presentazione: “Scritti dall’assai scomodo osservatorio delle trincee, i suoi Diari di guerra e di prigionia squarciano il velo su qualsiasi retorica patriottarda per farsi atto d’amore autentico e doloroso. Acquisita coscienza del proprio dolore,  questo vecchio Amleto è ormai perfettamente in grado di analizzare le storture di una Storia ciclicamente ‘fuori dai cardini’.”
E nelle parole di Gadda, i nessi dei nostri drammatici giorni con il ventennio fascista divengono chiari: “la demenza totale di un popolo frenetizzato, ha ora consegnato il suo paese a un tiranno che si preoccupò de le femmine; al delirio narcissico di un ultra-istrione, auto-erotomane affetto da violenza ereditaria.”

Al Teatro Vascello, da martedì 11 ottobre fino a domenica 16 ottobre,
il Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti presenta:
L’ingegner Gadda va alla guerra (o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro)
un’ idea di Fabrizio Gifuni
(da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare)

con Fabrizio Gifuni
regia Giuseppe Bertolucci
disegno luci Cesare Accetta
direttore tecnico Hossein Taheri

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