Teatro Spazio Uno. “Andrea La Magnifica”: esilarante meta teatro sbertuccia-TV. Recensione

ROMA – Sarà la tv a salvare il teatro? No, solo il teatro può salvare se stesso. Anzi, si prende pure una bella rivincita sulla vacuità del piccolo schermo.

Eugenio Pochini porta in scena al Teatro Spazio Uno di Roma fino al 26 gennaio Andrea La magnifica, una commedia sospesa tra farsa e parodia firmata da Isabelle Candeliere. I suoi protagonisti sono i componenti di una piccola compagnia che rischia di dover abbandonare il palcoscenico: il pubblico latita e il teatro Vittorio Gassman potrebbe chiudere i battenti. Per riconquistare spettatori il regista ha pronto un asso nella manica: Fais, il divo della fiction televisiva che interpreterà il cavaliere di San Germano nell’opera che dovrebbe rilanciare le sorti del Gassman. Ma la sua presenza si rivelerà nefasta: l’attore è snob, tronfio, vuol mettere bocca sul copione causando persino la rottura fra il regista e la sua fidanzata, la protagonista della pièce. Per colpa di un’armatura non imbottita di gommapiuma come da lui richiesto, Fais rimprovera la povera Andrea,  la nuova serva di scena e suggeritrice, che lo colpisce con un bastone facendolo stramazzare al suolo. Lei lo crede morto e inscena una finta fuga. A chi toccherà sostituirlo? Complice un intervento divino, sarà proprio lei a vestire con successo i panni del cavaliere San Germano.

La suggeritrice che sopprime la vedette del cartellone, scesa dal paradiso televisivo sul palco di un teatro amatoriale, è la metafora della vittoria del teatro sulla tv. Quanti registi non hanno sognato in gran segreto di rinunciare a un volto noto chiamato solo per calamitare pubblico in platea rivelandosi solo un piantagrane? Andrea è l’unica che conosce il copione a memoria, e non solo per dovere lavorativo. E’ l’unica che si è veramente appassionata alla storia, l’unica che autenticamente si emoziona leggendo il testo. Lei, la custode del teatro quando il sipario cala giù, si riappropria del palcoscenico sottraendolo alle grinfie di un sedicente grande artista.

Il testo originale è stato riadattato in più punti da Pochini che ne ha lasciato intatto lo spirito. Le gag si susseguono con vivacità, portando lo spettatore in un viaggio dietro le quinte di un teatro. In scena sono sbugiardati i vizi del mondo dello spettacolo, con un’operazione metateatrale che ha ben presente la lezione di Boris, la serie tv che sbertuccia la peggiore fiction della tv italiana. La recitazione degli attori ricorda i suoi protagonisti, in particolare l’autocelebrativo Stanis La Rochelle, il tecnico Biascica e l’attrice “cagna” che rivivono nell’interpretazione di Josafat Vagni, Alessio Vittori e Marianna Antonelli. Completano il cast Iaeli Anselmo, nel ruolo della pura e devota Andrea, e Francesco Nappi, in quello del regista. I migliori.

Andrea La Magnifica

di Isabelle Candelier
Regia e adattamento Eugenio Pochini
Con: Iaeli Anselmo, Marianna Antonelli, Francesco Nappi, Josafat Vagni, Alessio Vittori
Aiuto regia Vanessa Pazzaglia
Scene e grafica Lia Travagliati
Costumi Monia Sterpa
Disegno luci Paolo Gianfrate
Fonica Fabrizio Renzani
Foto di scena Laura Cusano

Teatro Spazio Uno dal 19 al 26 gennaio

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