“Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”, l’ultimo Woody Allen d’annata

Woody Allen ritorna ai suoi cari vecchi temi, circumnavigando il pianeta “amore” da par suo. E sembra dire che l’amore, alla fin fine, ha bisogno di illusioni per dare serenità

E’ in programmazione nelle sale l’ultimo film di Woody Allen, Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni con un cast di tutto riguardo: Anthony Hopkins, Naomi Watts, Antonio Banderas e Frieda Pinto. L’ambientazione è a Londra ove Alfie (Antony Hopkins) dopo una vita passata insieme alla moglie Helena (Gemma Jones) decide di ricominciare da capo: fa palestra, si concede sfizi e sposa una giovane donna, ex escort (Lucy Punch). La moglie Helena accusa il colpo e si rifugia nelle mani di una veggente che le assicura, appunto: Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. La coppia ha anche una figlia Sally (Naomi Watts) anch’essa alle prese con le ansie dell’amore; è sposata con uno scrittore fallito Roy (Josh Brolin) e non si rassegna alla routine ma è animata ancora da forti impulsi passionali che sembrano trovare l’approdo nel suo capo Greg (Antonio Banderas).

Insomma, intrighi, passioni, illusioni, alchimie, come nella migliore tradizione dei film di Woody Allen, da Mariti e mogli (1992) alla Dea dell’amore (1995), da Match Point (2005) a Scoop (2006), alla ricerca del senso della vita e dell’essenza dell’amore, con il desiderio inconfessato e inconfessabile di scoprire finalmente che un destino, un fato, una manina divina ci guidano, ma con il risveglio sempre amaro che ci riporta con i piedi per terra a spiegarci che: sono soltanto le illusioni il vero motore della nostra anima errabonda. E chissà che un’altra pietra miliare di questo percorso sentimental-animistico non la stia forgiando il grande Maestro con il prossimo film, Midnight in Paris, in uscita nel 2011 e girato a Parigi con un cameo non privo di polemiche della premiere dame francese Carla Bruni Sarkozy.

In questo film ci troviamo ancora una volta di fronte al pessimismo cosmico di Woody Allen che ha però la capacità geniale di non tradurlo in lamento o ripiegamento su stessi, bensì lo eleva e lo nobilita con le armi intellettuali del sarcasmo e dell’ironia, di modo che la storia, oltre che interessare, far sorridere, ci induce anche a pensare. Tutti i personaggi inseguono l’amore a seguito di sconfitte o amare rese dei conti con la realtà, ma ognuno gioca su piani diversi, sicché solo la spaesata Helena, moglie del giovin vegliardo Alfie, trova le risposte che cercava dalla cartomante Cristal. Tanto che il leit motiv, tormentone del film diventa: Cristal dice … Ma la battuta più fulminante del film è quando la figlia Sally dice alla madre: sì è vero, un giorno incontrerai uno straniero alto e scuro, cioè l’uomo con la falce, ovvero la Morte, che poi è il titolo originale del film (You will meet a tall and dark stranger).

Giunto ormai al suo 43° film, Woody Allen, a 75 anni compiuti, sembra non perdere la sua vena poetica e il suo estro creativo, come era accaduto nel periodo 2000-2003 all’epoca delle sue vicende matrimoniali. Semmai non si concede più al suo pubblico, l’ultima apparizione è in Scoop (2006) accanto a Scarlett Johansson, una tentazione l’aveva avuta per questo ultimo film, di interpretare il personaggio di Alfie ammettendo che sì forse sarebbe stato più brutto e più buffo, concedendo qualcosa in più alla platea, ma Antony Hopkins ha dato indubbiamente più profondità al personaggio. Grande Woody e anche saggio!   

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