Cannes 70. Jupiter’s Moon, il profugo secondo il visionario Kornél Mundruczó

CANNES – Un giovane profugo siriano,  nel film in concorso Jupiter’s Moon di Kornél Mundruczó , viene centrato da diversi proiettili  mentre cerca di passare clandestinamente la frontiera serbo-ungherese.

E tuttavia non muore ma, anzi, acquista il potere di librarsi nell’aria.  In un mondo dove i miracoli  si vendono per pochi soldi, il talento di volare lo rende un fenomeno da baraccone. Allegoria, azione,  realismo , science- fiction, sentimenti e politica,  il film « Jupiter’s Moon » di  Kornél Mundruczó  é una sorpresa del festival.

Il regista in conferenza stampa ha affermato che per lui era importante costruire una storia non solo ungherese, ma europea,  e  nello stesso tempo realizzare un film  con sfumature di science-fiction contemporanea. «  Mi é sempre piaciuto questo stile cinematografico  – ha precisato – che ho utilizzato anche nei miei precedenti White God o Tender Son ».   Kornél Mundruczó ha detto di non aver ideato un documentario sui rifugiati  perché l’arte politicamente impegnata, o che raccontasse i fatti  reali, non lo interessava.  Mundruczó  ha affermato : « Qualcuno puo’ vedere Juppiter’s Moon   come  un film realista sui  profughi, ma puo’ anche essere visto come  una ricerca di spiritualità, di trascendenza, un uscire da se stessi e andare  verso Dio, vivendo momenti di assoluto e di mistero. Io credo che spesso le leggende e le allegorie raccontino di piu’  di noi della realtà ».

Sul dar vita a un personaggio con il magico dono del volo, ha raccontato che tra gli eroi preferiti della sua infanzia c’era un ragazzo chiamato  Ariel  che aveva tale potere.  Come sia maturata in lui la problematica su immigrazione e diversità ha chiarito : « Mi sono avvicinato al problema dei rifugiati quando preparavo una performance teatrale, in questa occasione mi sono recato in un campo profughi di Bicske per due settimane. E attraverso questa esperienza ho appreso che il sentimento di essere ‘ un alieno ‘,  uno straniero, dipendeva soprattutto da un comportamento, e cioé da un modo di essere »

Il regista ungherese  a Cannes nella sezione Un certain regard ha conquistato, nel 2014 ,con White God il Gran Prix.

  • DATA USCITA: N.D.
  • GENERE: Drammatico
  • ANNO: 2017
  • REGIA: Kornél Mundruczó
  • ATTORI: Merab Ninidze, Zoltán Mucsi, György Cserhalmi
  • SCENEGGIATURA: Kornél Mundruczó
  • FOTOGRAFIA: Marcell Rév
  • MONTAGGIO: Dávid Jancsó
  • MUSICHE: Jed Kurzel
  • PAESE: Ungheria
  • DURATA: 100 Min

Juppiter’s moon – trailer

 

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