È il 1985 e la Londra che fa capolino tra le pagine di questo libro è la stessa fuligginosa città, pronta ad accogliere con voracità il nuovo secolo, che i lettori di Arthur Conan Doyle hanno imparato ad amare attraverso gli occhi del celeberrimo Sherlock Holmes e del suo fedele Dottor Watson.
«Si è sempre meridionali di qualcuno». È questo il motto di “Così parlò Bellavista”: inno alla sagacia e all’ironia partenopea, scritto dall’inimitabile Luciano De Crescenzo, in scena al Teatro Quirino di Roma sino al 3 febbraio, per la regia e adattamento del maestro Geppy Gleijeses.
La scrittura di Erri De Luca è da sempre impregnata di vita vissuta, di immagini, di profumi e ricordi; è una tessitura fortemente autobiografica che diviene, in alcuni casi, solco fertile di altre storie e racconti.
ROMA – Il teatro Argentina con “La tragedia del vendicatore” mette insieme un ensemble di fuori classe: Declan Donnellan, regista Leone d’oro 2016 alla carriera per il teatro; un classico di Thomas Middleton, autore inglese del ‘600 tradotto da Stefano Massini; un cast affiatato di quattordici attori, l’equivalente di una folla sulla scena; l’affascinante scenografia con squarci del Tiziano, Mantegna e Piero della Francesca in contrasto con costumi contemporanei a firma Nick Ormerod e la musica ad hoc, originale e intrigante di Claudio Misiti. Il pubblico ha risposto con applausi inequivocabili.
A volte il teatro ha la capacità di restituirci l'intimità di una stanza, di quell'interno della casa in cui restare scoperti e dunque esposti. Cosa accade se questa intimità appartiene a una casa di prostitute? Dacia Maraini firma la pièce andata in scena al Teatro Tor Bella Monaca il 14 e 15 gennaio e racconta in Una casa di donne la storia di Manila, Erica, Marina, portate sul palcoscenico grazie alla sensibilità e all'audacia di Ottavia Orticello e con la regia di Jacopo Squizzato.
"Signora Schafer, risponda: è mai stata innamorata di Kaufmann?". A Irene vennero le lacrime agli occhi ed esitò a rispondere. Signora, le ripeto la domanda: è mai stata innamorata dell'ebreo Kaufmann?"
ROMA - Può accadere che un Don Giovanni rozzo e dalla corporatura violentemente esuberante, in anfibi e giacca di pelle, scaraventi prepotentemente sulla scena tutto il male delle nostre esistenze, senza tralasciare l'impianto farsesco della commedia molieriana in grado ancora oggi di volgere al riso nei momenti più improbabili.
“Le mie risposte alle grandi domande” di Stephen Hawking edito da Rizzoli (pagg. 199 euro 17,00) e uscito pochi mesi dopo la sua morte, avvenuta il 14 marzo scorso, con un’affettuosa postfazione curata dalla figlia Lucy.
La scrittrice, autrice, regista e attrice, Giorgia Würth, dopo aver conosciuto Sandra Milo in tournée nello spettacolo “100mq”, le ha dedicato il film documentario “Salvatrice – Sandra Milo si racconta”: Salvatrice Elena Greco è il vero nome della musa felliniana a noi nota con il nome d’arte.
Fino al 6 gennaio, al Teatro Quirino va in scena La Bibbia riveduta e scorretta. Gli Oblivion hanno messo in piedi uno show godibile e divertente tutto originale, un musical comico che stupisce lo spettatore
L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica.
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