Festival di Roma 9. Duetti d’autore, Ricky Memphis e Micaela Ramazzotti

ROMA (nostro inviato) Moderati da Laura Delli Colli, la nota giornalista-scrittrice Presidente del Sindacato dei giornalisti cinematografici, il festival internazionale di Roma ha visto lo svolgersi di “Duetti d’autore” con Micaela Ramazzotti e Ricky Memphis. Una folla di giornalisti e curiosi si è assiepata presso lo stand del gioco del Lotto, che ha ospitato le due giovani star italiane nell’ambito di “PiùTuaRoma”, iniziativa nazionale che Il Gioco sta portando nelle piazze delle nostre città corrispondenti alle Ruote del Lotto, con attività culturali e di intrattenimento.

Sotto il motto “Il Gioco del Lotto rende omaggio a Roma e al suo cinema incontrando i protagonisti che lo hanno reso grande” la bella moglie del regista Paolo Virzì, Micaela Ramazzotti, quasi irriconoscibile nella lunga chioma corvina, e uno scanzonato Ricky Memphis, sempre identico negli anni, accomodati su due poltrone a lato della signora Delli Colli, hanno divertito e interessato i presenti sotto un tendone scaldato dal sole di questa incredibile ottobrata capitolina. Il volto di Ricky Memphis e Micaela Ramazzotti è strettamente legato all’urbe, entrambi vi sono nati, come tradisce l’inflessione della loro voce, pur resa versatile a ogni accento dal mestiere. La loro carriera li ha portati fuori dai confini, ma entrambi non hanno dubbi: il luogo preferito per girare un film è Cinecittà. «Nascere a Roma è come fare l’accademia: i romani sembrano tutti attori», ha affermato Memphis, alludendo al carattere istrionico dei concittadini. Dal canto suo Micaela Ramazzotti: «La romanità è emblema di una comicità triste, malinconica: ecco perchè ho amato tantissimo i personaggi romani che ho interpretato. La mia pillola del buonumore è Polvere di stelle, con Alberto Sordi e Monica Vitti, perchè parla di artisti, con quei due attori pasticcioni immersi in mille peripezie. Un film forse poco raffinato ma che ho adorato, e che mi ha insegnato a non prendermi troppo sul serio anche in questo lavoro, che in realtà è un dono». A proposito di Povere di stelle Laura Delli Colli ha voluto precisare: “Film comunque grande”. “Ho fatto pochi provini” ha raccontato Ricky Memphis, citando quello con Marco Risi per il film «Il branco». Aggiungendo: “Un lavoro molto importante, che non ha visto nessuno. Per quel provino io ero molto teso e mi sono impegnato al massimo. Però poi Risi si è alzato in piedi e mi ha baciato». Nei fatti, “Il branco” è film che qualcuno invece ha visto: difficile, scabroso, storia di belluina violenza sessuale da parte di un gruppo di degenerati a due giovani donne. Parte che Memphis ha incarnato alla perfezione, malgrado la sua persona dal vivo comunichi l’esatto opposto: vale a dire semplicità gioviale. Molti provini al contrario per Micaela Ramazzotti, fin da adolescente, mentre lavorava nei fotoromanzi, anche se ha raccontato che a volte la mandavano via senza farglielo fare, bastava che sentissero la sua voce. Per inciso, una bella voce suadente e forte. Entrambi si sono mostrati sicuri sull’ atteggiamento da avere durante un casting: essere preparati, per essere liberi di interpretare, lasciarsi andare con fiducia, senza paura del regista. La Ramazzotti ha chiarito come Paolo Virzì, suo marito, qualche volta, l’avesse tratta senza troppi riguardi. Ricky Memphis ha infine tratto le conclusioni: « In fondo chi è lì per valutare un talento, sa farlo, quindi conviene essere se stessi e mai fingere».

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