Teatro Quirino. “Uomo e galantuomo”. Un Eduardo De Filippo da non perdere. Recensione

ROMA – Una scalcagnata compagnia teatrale  è ospite in un albergo a spese di un giovane e ricco signore, Alberto De Stefano. Le esibizioni dei suoi sgangherati attori suscitano nel pubblico insulti o, quando va bene,  indifferenza.  Un giorno arriva anche un sonoro pugno sul naso da parte di uno spettatore. Per risollevare le sorti dello spettacolo il capocomico impone prove più severe al dramma che dovrà andare in scena, vale a dire Malanova (cattiva notizia) di Libero Bovio,  autore realmente esistito di cui  De Filippo fa la parodia. 

Il giovane e ricco signore, Alberto De Stefano, è l’amante di una donna misteriosa che  un giorno gli confessa di attendere un figlio da lui: Alberto vorrebbe sposarla ma lei non gli svela nemmeno dove abita. Nello stesso tempo anche la prima donna della compagnia è incinta del capocomico. Per un gioco degli equivoci tutti finiscono per credere che il giovanotto ricco voglia sposare l’attrice incinta e non la dama imperscrutabile cui  anela. Messosi però sulle sue tracce Alberto De Stefano viene a sapere l’indirizzo della  bella e, finalmente, va a trovarla. Qui arriva il colpo di scena che  scoperchia la pentola di tanti segreti…

“Uomo e galantuomo” è un testo giovanile di De Filippo caratterizzato da una serie di battute irresistibilmente comiche: l’episodio delle prove del “dramma” Malanova scatenano un riso irrefrenabile negli spettatori, per la fine ironia del testo eduardiano, ma anche grazie alla sapienza del regista Alessandro D’Alatri e dei suoi bravissimi attori. Il premio per il Miglior spettacolo vinto da “Uomo e galantuomo” al festival di Borgio Verezzi nel 2013 è meritatissimo.

Tuttavia “Uomo e galantuomo” è una commedia molto più che farsesca: in essa De Filippo scava nelle contraddizioni dell’essere e dell’apparire, del perbenismo falso, evidenzia i due pesi e le due misure nel giudicare donna e uomo, mette in luce i vincoli psicologici nei quali ci costringe la società e i vincoli della sopravvivenza dettati dalla fame. L’intero spettacolo scorre leggero, empatico e commovente quando gli attori parlano allo spettatore balenando da un sipario semichiuso e lascia in fondo al cuore un granello di divertita saggezza. Una compagnia e un  Eduardo De Filippo da non perdere.

Fino al 23 novembre

Associazione Culturale LA PIRANDELLIANA
in coproduzione con L’INCREDIBILE s.r.l.
GIANFELICE IMPARATO   GIOVANNI ESPOSITO
VALERIO SANTORO   ANTONIA TRUPPO
UOMO E GALANTUOMO
di Eduardo De Filippo
con Monica Assante Di Tatisso   Giancarlo Cosentino  
Gennaro Di Biase   Fabrizio La Marca   Ida Brandi
Lia Zinno   Federica Aiello   

scene Aldo Buti

costumi Valentina Fucci

disegno luci Adriano Pisi

musiche Riccardo Eberspacher

regia Alessandro D’Alatri

Premio MIGLIOR SPETTACOLO del Festival di Borgio Verezzi 2013

Teatro Quirino di Roma

ORARIO SPETTACOLO

dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 13 e mercoledì 19 novembre ore 16.45

sabato 15 novembre ore 16.45 e ore 20.45

tutte le domeniche ore 16.45

 botteghino 06.6794585

mail [email protected]

     

 

 

 

 

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