Festival di Roma. Lidia Vitale, sul red carpet alla ricerca della buddità

ROMA – Il buddismo, pratica spirituale sempre più estesa, affascina il mondo dello spettacolo e non solo Richard Gere. Lidia Vitale, attrice romana, segue da ventuno anni il buddismo di Nichiren Daishonin e all’apertura del festival sotto lo striscione “Tutti a casa” avrà mentalmente recitato “Nam myoho renge kyo” – secondo Daishonin preghiera che è legge della vita – per influenzare il destino della cultura.

Diventando attrice, lei ha realizzato il sogno di una vita. Laureata in Sociologia, presso La Sapienza di Roma, con una tesi sui Sistemi Produttivi dell’Audio-Visivo in Australia; dal teatro é passata alla Tv nel film Il Furto del Tesoro e, nel 2002, la grande opportunità è arrivata con La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana.

Al cinema e in televisione ha recitato in Cose da Pazzi di V. Salemme, Anche Libero Va Bene di K.R.Stuart, la serie Diritto di Difesa (RAI),  Don Matteo di A.Barzini (RAI), Salvo D’Acquisto di A. Sironi (RAI), L’Amore Proibito di A.Negri (RAI) e molti altri progetti sia RAI che Mediaset. Tra i protagonisti del serial per RAI 1 Medicina Generale 1 e 2  per la regia di R.De Maria, L.Ribuoli e F. Miccichè e de i Liceali 2 diretto da L.Pellegrini e F. Amato. Nel film di G.Piccioni Giulia Non Esce la Sera e a La Doppia Ora di G. Capotondi nel 2008.

Presto la vedremo tra i protagonisti de La Bellezza del Somaro di S. Castelletto, in televisione con la serie Una Musica Silenziosa di A. Lo Giudice per la RAI,  a gennaio uscirà anche  un suo film promosso dal Ministero della Salute, Prima della Felicità, sulle malattie mentali diretto da B. Gaburro.  Felicità che intanto Lidia cerca attraverso la pratica buddista.

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