Locarno 68. L’Italia sogna il Pardo d’oro con Bella e perduta di Pietro Marcello

Oggi il giorno  del film-documentario  fuoriconcorso Genitori,  anteprima mondiale di Alberto Fasulo

LOCARNO –  L’Italia corre per il Pardo d’oro al Festival del Cinema di Locarno ( 5-15 agosto) con il film di Pietro Marcello Bella e perduta, prodotto da Avventurosa Film e Rai Cinema, la pellicola presentata ieri è tra la  fiaba  poetica e il documentario,  tocca i problemi attuali del nostro Paese, in particolare della terra dei fuochi,  tenendo sempre al centro del film lo straordinario rapporto tra l’uomo e la natura ” L’uomo si ammala mentre la natura si rigenera” ha affermato il regista campano” ” anche se l’industrializzazione selvaggia che quella terra ha subito negli ultimi cinquant’anni non ha lasciato nulla. L’Italia è bella. Ma c’è una differenza tra il territorio e il suo popolo, tra Italia e italiani. L’Italia è ancora bella, gli italiani sono cambiati”. Protagonista  del film Pulcinella l’irriverente maschera che nel film salverà il giovane bufalo  Sarchiapone che  viveva  nella reggia casertana di Carditello dei Borboni, una piccola Versailles  abbandonata, depredata  per anni e simbolo di un’ Italia Bella e perduta. I due singolari interpreti partiranno in un viaggio verso il nord. Ma l’Italia può avere ancora risorse per quanto riguarda la Reggia casertana nella cronaca dell’ ultimo mese appare la firma storica tra il Ministro della Cultura Dario Franceschini e il Sindaco Emiddio Cimmino, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca  il Prefetto di Caserta Arturo De Felice per il nuovo corso e la riqualificazione della zona. Oggi è stato il giorno di Genitori di Alberto Fasulo (vincitore con il Marc” Aurelio d’oro al Festival del Cinema di Roma nel 2013) un film prodotto da Nadia Trevisan con Nefertiti film e Rai Cinema, un documentario doloroso che entra nella vita di una famiglia che vive l’esperienza di un figlio disabile.”Intendo raccontare il mondo della disabilità senza pietismo -spiega Fasulo- ma piuttosto con eroismo. Questi genitori, nell’arco degli anni in cui li ho frequentati e filmati, mi stanno dando più una visione di tenacia eroica che di compassione pessimistica. Questo gruppo, che credo rappresenti bene uno spaccato del valore del confronto anche se doloroso e rischioso per la propria persona, va raccontato in presa diretta attraverso un documentario semplice e diretto”.Un altro film italiano  apprezzato a Locarno, fuori concorso  il lago salato  di Andrea Segre, un viaggio emozionante  negli spazi infiniti del  Kazakistan tra Aktau e Astana, le steppe petrolifere a ridosso del Mar Caspio, il suo sviluppo petrolifero, mettendo a confronto la realtà italiana negli anni del boom economico degli anni 60 e del lavoro  degli operai negli stabilimenti petroliferi dell’epoca. Il film è un susseguirsi di campi e controcampi, di presente e passato. Un passato raccontato attraverso film recuperati dall’archivio Eni e da filmini in super8 di famiglia in un confronto tra due realtà e sogni di allora e di oggi. Un film che ci ricorda il toccante Mountains may depart in concorso al Festival di Cannes. Ancora un film italiano che ha colpito nel segno, Romeo e Giulietta di Massimo Coppola che riambienta la tragedia shakesperiana in un campo rom di Tor de Cenci con la splendida interpretazione dei due ragazzi Nino Smith  e Mary Monrovich  Romeo e Giulietta che si amano, ma le due famiglie sono nemiche come i Capuleti e i Montecchi.  Oggi il pubblico è stato conquistato dalla generosità di  Michael Cimino che ieri sera ha ricevuto il Pardo d’onore prima della proiezione del  film diretto da lui,il Cacciatore  (The Deer Hunter)considerato uno dei 100 film più belli della storia cinematografica statunitense. Nove nomination agli Oscar, durante la cerimonia dei premi del 1979 ne ottenne ben cinque, tra i quali l’ambitissima statuetta per il miglior film dell’anno.  76 anni, pare,  le sue biografie indicano date di nascita diverse,  rcorda al pubblico locarnese  la carriera, invita i giovani a lottare contro un mondo pieno di insidie “come si fa nel football americano, picchi più forte degli altri”e  a ribellarsi nei confronti di chi ancora oggi ha la pazza idea di entrare in guerra. “non vedere la follia e rigettarla. E’ tempo di smetterla e i giovani devono rifiutarsi come durante il Vietnam dire basta, dire che non moriranno più per loro”. E questa sera  alle 21 e 30 un’altra notte di cinema sotto le stelle nella grande sala all’aperto con i suoi  8000 spettatori  con l’attrice francese Bulle Ogier  che riceverà il pardo d’oro alla carriera.  La celebre Rosmunda, la giovane ragazza  spirito libero, primitivo, allergica alle regole, del film del 1971  la Salamandra  realizzato da Alain Tanner, ospitata al Festival del Cinema di Cannes  Cannes nella Quinzaine des  Réalisateurs simbolo del rinnovamento del cinema svizzero Sul grande schermo saranno poi proiettati l’animazione elvetica Erlkönig di Georges Schwizgebel e il film canadese Guibord s’en va-t-en guerre di Philippe Falardeau

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