Teatro Prati. “Due dozzine di rose scarlatte”, ma l’incomprensione non passa. Recensione

In scena al Teatro Prati il divertente classico di Aldo De Benedetti interpretato da un magistrale e irriverente Fabio Gravina

ROMA – Ritmi recitativi serrati, equivoci di situazione dettati da un testo incalzante, una scenografia casalinga che ti trasmette un’atmosfera calorosa all’interno di un teatro-bomboniera analogamente familiare: questi gli ingredienti di base che hanno fatto sfornare a Fabio Gravina, direttore artistico del Teatro Prati e protagonista della celeberrima commedia di Aldo De Benedetti “Due dozzine di rose scarlatte” uno spettacolo di assoluto successo. Imperdibile per la cura con cui Gravina ha impostato i suoi attori, scegliendo un cast che oltre a corrispondere alla decisa fisionomia dei quattro personaggi è perfettamente affiatato sulla scena, tra mimiche, prossemiche e interazioni con il centro “gravinazionale” della divertente performance. Il perno su cui ruota tutto è infatti il marito aspirante cornificatore ma concreto cornuto (di intenzioni, non di fatti), ruolo nel quale Fabio Gravina riesce a incanalare tutti i registri che sprigiona questa nota commedia degli anni Trenta: dal comico al drammatico, dall’ironico all’autopsicanalitico, instaurando con l’interlocutore in platea un’affinità elettiva che scatena pathos e sincera condivisione.

Interessante come nella pièce di De Benedetti (che nel 2016 compirà gli 80 anni di scrittura) ci siano argomenti decisamente attuali ed “evergreen” come l’incomprensione tra i sessi e l’idiosincrasia di coppia che sfocia in vizi, debolezze ed una serie di improcrastinabili equivoci, ma che nasconde quell’infelicità ed insoddisfazione che spesso accompagnano l’essere umano costringendolo ad una vita claustrofobica e stagnante, in attesa di qualcosa di meglio, senza capire che il meglio è già presente, dietro l’angolo, o addirittura nel talamo familiare … E’ questo l’elemento di forza che attira l’attenzione del pubblico, questo il ritratto di un’operazione registica che si ossigena dalle battute del testo per costruire un raffinato gioco situazionale ed esilaranti scambi verbali tra i personaggi, attori calati nel rispettivo personaggio a tutto tondo ma pur conservando quell’interesse all’interpretazione soggettiva che li contraddistingue per  eleganza, studio approfondito ed espressività gestuale. Alberto Verani, il marito tradito e causa scatenante del quiproquo coniugale è Fabio Gravina; Tommaso Savelli, l’amico complice ma che prende le distanze dal protagonista viveur è GIUSEPPE CANTORE; Marina Verani, la moglie innamorata dell’amore e di un ipotetico corteggiatore parzialmente personificabile è ARIANNA NINCHI; Rosina, la cameriera dotata di una pazienza disarmante nei confronti del capofamiglia è MARA LIUZZI. 

Un quartetto posato, garbato, frizzante e comunicativo che  ha servito a pennello le stesse variazioni compiute da Gravina sul testo qua e là, per aggiornare il linguaggio alla nostra epoca pur mettendo in risalto le onnipresenti barriere di incomunicabilità coniugale rette dal silenzio. Basterebbero due dozzine di rose scarlatte per quietare gli animi ed evitare ingarbugliate situazioni, ma senza queste che gioco teatrale ci sarebbe? Uno spettacolo da godere, amare, su cui riflettere e dal quale farsi ispirare per continuare a sorridere della vita e delle sue immancabili complicazioni, tutte comunque generate dall’essere umano … In scena fino al 4 dicembre. E a febbraio si duplica l’operazione De Benedetti con un altro classico: “Lo sbaglio di essere vivo”.

DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE

Commedia in 3 atti di ALDO DE BENEDETTI

Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione):

Tommaso Savelli – GIUSEPPE CANTORE

Marina Verani – ARIANNA NINCHI

Alberto Verani – FABIO GRAVINA

Rosina, cameriera – MARA LIUZZI

Regia: FABIO GRAVINA

Scene: FRANCESCO DE SUMMA

Costumi: PAOLA RIOLO

Musiche originali: MARIANO PERRELLA

Assistente alla regia: ALESSANDRO EGITO

Tecnico suono e luci: ROBERTO DI LORENZO

Sarta di scena: TERESA PERUGINI

Foto di scena: MASSIMO DIANA

TEATRO PRATI
Via degli Scipioni, 98 – 00192 Roma Italy
http://www.teatroprati.it

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