Il Piccolo Principe. Quel prezioso bambino da tener vivo. Recensione

ROMA – Pochi libri sono entrati nell’immaginario comune come Il Piccolo Principe. L’opera più celebre di Antoine de Saint-Exupéry, scrittore e aviatore francese, non è soltanto un vero e proprio classico: gli acquerelli che illustrano il racconto, le frasi più celebri, i personaggi, sono ormai entrati a far parte dell’immaginario sentimentale di molti, quasi come una sorta di “bussola emotiva”.

Per questo, ma non soltanto, gli adattamenti cinematografici si sono sempre posti un po’ come una sfida. Difficile, in particolar modo, misurarsi col doppio registro di un libro che, fin dalla dedica, decide di rivolgersi a grandi e piccoli, o meglio, agli adulti tramite il bambino che è in loro.

A cimentarsi con l’impresa, stavolta, è Mark Osborne, già regista di Kung Fu Panda. La sua scelta è quella di portare lo spettatore dentro la storia del Piccolo Prinicipe attraverso una vicenda inedita, che funge da cornice narrativa. La protagonista diventa così Prodigy, una bambina decisamente matura per la sua età, che vive in una città distopica in cui l’efficienza sul lavoro e nella vita quotidiana, l’ottimizzazione del tempo e il ripudio di qualsiasi elemento di leggerezza sono diventati valori cardine. Sua madre, donna in carriera, pianifica meticolosamente anche la vita della figlia, in vista dell’obiettivo principale: l’ammissione della bambina nella prestigiosa “Werth Academy”, scuola d’élite dove vengono formati i futuri manager. Tutto cambia, però, quando la donna e la figlia si trasferiscono in un nuovo quartiere, proprio accanto alla casa di un anziano ed eccentrico aviatore, vero e proprio alter-ego di Antoine de Saint-Exupéry. Sarà lui a raccontare a Prodigy del piccolo principe, della rosa e della volpe. Le mostrerà i disegni, le insegnerà a giocare, a sognare e a riappropriarsi della propria immaginazione, provandole che anche da adulti si può portare dentro di sé la ricchezza dell’essere bambini.

Osborne sceglie quindi di andare oltre la semplice trasposizione o l’adattamento in chiave moderna, creando una narrazione in cui le vicende principali strizzano l’occhio a molte manie e ossessioni tipiche della nostra società. In un certo senso, parla proprio allo spettatore adulto, ed è dal suo eventuale sguardo scettico che sceglie di partire. In questo percorso, il film riesce a dosare con grande delicatezza gli elementi della nuova vicenda e quelli della storia classica, presentata come una specie di mondo dimenticato: un qualcosa che si vorrebbe reale, ma della cui esistenza non si è più certi. Con un tono poetico, semplice ma mai banale, e in grado di sfiorare con leggerezza note assai profonde, Il Piccolo Principe di Osborne riesce a conservare il fascino del libro per la gioia di chi lo conosce, regalandone un suggestivo frammento anche a chi non vi si è mai avvicinato. Decisamente riuscita è anche la scelta di utilizzare tecniche di animazione differenti: il grigio mondo di Prodigy è rappresentato attraverso un 3D di impostazione classica, volutamente asciutto, mentre la storia di Saint-Exupéry prende vita attraverso la stop motion, con figure che ricordano la carta e gli acquerelli originali, sul piano visivo e quasi anche sul piano tattile. Osborne, insomma, vince la sua scommessa, e lascia allo spettatore il piacere di cimentarsi nella propria sfida personale: quella di mantenere, nella sua vita di adulto, il prezioso ricordo del bambino che era un tempo.

Il Piccolo Principe

Tratto dal romanzo di Antoine de Saint-Exupéry

USCITA NELLE SALE: 1 gennaio 2016

GENERE: Animazione, Fantastico

REGIA: Mark Osborne

SCENEGGIATURA: Bob Persichetti, Irena Brignull

VOCI ITALIANE: Toni Servillo, Lorenzo D’Agata, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Pif, Vittoria Bartolomei, Jeff Bridges, James Franco, Mackenzie Foy, Rachel McAdams, Benicio Del Toro, Marion Cotillard, Paul Giamatti, Riley Osborne 

FOTOGRAFIA: Krisa Kapp

MONTAGGIO: Matthew Landon, Carole Kravetz Aykanian

MUSICHE: Richard Harvey, Hans Zimmer

PRODUZIONE: Orange Studio, M6 Films, LPPTV, On Animation Studios

CO-PRODUZIONE: Lucky Red in collaborazione con RTI

DISTRIBUZIONE: Lucky Red

PAESE: Francia

DURATA: 108 Min

Il piccolo principe – Trailer

 

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