“Pelé”. Dalla strada alla gloria. Recensione

ROMA – Non è un film sul calcio, né un documentario sulle atletiche gesta del più grande calciatore di tutti i tempi. “Pelé” è un film sulla vita, le emozioni, la famiglia. C’è la tragedia, la gioia, si ride e ci si commuove.

Un film dal ritmo serrato, con la fotografia di Matthew Libatiqueche incanta in ogni inquadratura. Una storia che narra l’anima del Brasile mai portata sullo schermo, la più intima, silente e potente. Una parabola che trova nel calcio un mezzo per raccontare ben altro. “Pelé” è l’incarnazione della sua terra, della sua storia, delle sue origini, degli schiavi e delle rivolte, di un’identità smarrita e ritrovata. 

Magnifico il cast, attori straordinari e perfetti nei loro ruoli. Su tutti “Pelé” bambino interpretato dal magnetico e talentuoso Leonardo Lima Carvalho. “Pelé” è cresciuto in povertà, una povertà che il film ci mostra attraverso gli occhi della sua infanzia: tutto si trasforma, diventa magico pur scontrandosi con una realtà drammatica. 

Il film voluto da “Pelé”, scritto dopo mesi d’interviste, disegna perfettamente ogni personaggio facendone un protagonista suo pari: i genitori, i fratelli, gli amici d’infanzia, il talent scout, i compagni di squadra, gli allenatori. Straordinario l’incontro di Pelé quindicenne in stazione, in procinto di lasciare per sempre il calcio, con il suo talent scout. Si offrono una lettura della vita e una visione del sud America spiazzante. Il messaggio, presente in tutto il film è uno solo: quando si rinuncia a essere se stessi si muore.

E’ stato girato interamente in Brasile e si “sente”. È una lettera d’amore non solo al leggendario campione e alla sua eredità, ma anche al suo paese natale e alla sua cultura. Esaltato da una colonna sonora travolgente, composta dal due volte premio Oscar A.R. Rahman, nella prima parte affida a un ragazzino di nove anni il compito di prendere per mano lo spettatore e fargli vivere un arcobaleno di emozioni. Compito soddisfatto egregiamente, di là da ogni aspettativa.

Pelé, raccontando la sua storia privata, si è messo a nudo, gli sceneggiatori Jeffrey e Michael Zimbalist hanno lavorato sotto la spinta di un’ispirazione divina. Come pure tutto il cast tecnico, i due dei più importanti montatori di Hollywood Luis Carballar e Glen Scantlebury, il rinomato scenografo e art director Dominic Watkins. 

La seconda parte del film vede come protagonista Pelé quindicenne, interpretato da Kevin de Paula, scovato per caso dalla direttrice del casting Mary Vernieu sulla spiaggia di Rio, dopo mesi e mesi d’infruttuose audizioni su due continenti. Un vero colpo di fortuna per il film perché il giovanissimo Kevin regala un’intensa interpretazione.

PELÉ 

DATA USCITA: 26 maggio

GENERE: Biografico Drammatico

ANNO: 2016

REGIA E SCENEGGIATURA: Jeff Zimbalist e Michael Zimbalist

ATTORI: Leonardo Lima Carvalho, Kevin de Paula, Diego Boneta, Rodrigo Santoro, Vincent D’Onofrio

FOTOGRAFIA: Matthew Libatique

MONTAGGIO: Luis Carballar e Glen Scantlebury

SCENOGRAFIA: Dominic Watkins

CASTING: Mary Vernieu

COLONNA SONORA: A.R. Rahman 

PRODUZIONE: Brian Grazer, Ivan  Orlic, Colin Wilson, Kim Roth

DISTRIBUZIONE: www.m2pictures.it

PAESE: USA

DURATA: 107 min.

Pelé – Trailer

 

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