Chi si recherà a vedere lo spettacolo domenica 28 aiuterà i terremotati perché il Globe devolverà gli incassi ad Amatrice
ROMA – Polissene e Leonte, rispettivamente re di Boemia e di Sicilia, sono amici d’infanzia. Polissene va a rendere omaggio a Leonte nell’isola e vi resta nove mesi, al termine dei quali si accinge a salutare l’amico. Leonte lo supplica di restare e prega la propria moglie Ermione di dissuaderlo dal partire. Polissene cede alle lusinghe di Ermione e decide di prolungare il soggiorno, Leonte viene però turbato dalla confidenza tra i due e poiché la moglie è gravida, in lui s’insinua il sospetto che il figlio non sia suo ma dell’amico. Roso dalla gelosia, il re di Sicilia incarica un cortigiano di avvelenare Polissene, ma quest’ultimo non intende macchiarsi dell’omicidio e lo avvisa …
Da qui il Bardo avvia un magistrale intreccio al cui centro pone l’inimicizia esplosa per sospetto tradimento tra vecchi compagni, la morte di una donna e dei suoi due figli, la morte del barone Antigono e dell’equipaggio di una nave. Tinte fosche che preparano lo spettatore a un epilogo tragico. Ma improvvisamente entrano in scena elementi che modificano il plot: scene bucoliche e pastorali, arricchite da canzoni e danze, nelle quali appaiono anche dei satiri, personaggi tipici della commedia antica.
Nella tragicommedia Il racconto d’inverno possono essere individuati temi di notevole complessità: è una delle ultime opere di Shakespeare e contiene argomenti da lui trattati in precedenza e noti al grande pubblico del Silvano Toti Globe Theatre di Roma, elaborati in ottica originale. L’umanità delle figure continua a essere sorprendente e sorprendentemente attuale. Il racconto è cronaca degli uragani e delle follie sentimentali, dove morte e vita, distruzione e creazione, dolore e gioia colpiscono al cuore. Dove l’avventura si snoda attraverso terre immaginarie, quale rafforzamento della realtà della nostra condizione.
La regia e l’adattamento di Elena Sbardella sono, com’è tradizione del Globe, di alto livello professionale, anche se la piéce, lunga oltre tre ore, avrebbe beneficiato di una riduzione dei tempi. Emozionanti le musiche di Nicola Piovani. Bravissimi gli attori, tra i quali applauditissimi i comici che – con qualche intercalare contemporaneo – hanno suscitato battimani e risate prolungate. Su tutto la magia del Bardo e una magica coltre di stelle.
Chi si recherà a vedere lo spettacolo domenica 28 aiuterà i terremotati perché il Globe devolverà gli incassi ad Amatrice.
Regia e adattamento
Elena Sbardella
Interpreti
(in ordine alfabetico)
Leonte |
ALESSANDRO AVERONE |
Mamillio |
FRANCESCO DE ROSA |
Polissene |
GIANLUIGI FOGACCI |
Buffone |
PAOLO GIANGRASSO |
Servo |
FILIPPO LAGANA’ |
Perdita |
NEVA LEONI |
Vecchio pastore |
ROBERTO MANTOVANI |
Mopsa |
MIMMO MIGNEMI |
Paolina |
LUDOVICA MODUGNO |
Camillo |
PIETRO MONTANDON |
Emilia |
LOREDANA PIEDIMONTE |
Ermione |
CARLOTTA PROIETTI |
Autolico |
STEFANO SANTOSPAGO |
Dorca Antigono |
MARCO SIMEOLI ANDREA TIDONA |
Florizel |
FEDERICO TOLARDO |
Percussioni
PAOLO VOLPINI
Tastiera e chitarra
AIDAN ZAMMIT
MUSICHE
Nicola Piovani
SCENE E COSTUMI
Cappellini & Licheri
DISEGNO LUCI
Umile Vainieri
PROGETTO FONICO
Franco Patimo
ASSISTENTE ALLA REGIA
Cristina Mugnaini
MOVIMENTI DI SCENA
Alberto Bellandi