Caso Sandri. L’avvocato di Spaccarotella chiede riduzione pena

FIRENZE –  “Crediamo che la sentenza di primo grado abbia costituito il punto fermo per l’esclusione dell’omicidio volontario e vogliamo andare avanti sotto il profilo della riduzione della pena, valorizzando la deviazione del proiettile a causa della recinzione metallica che ha influito  in modo importante, il che certifica la non volontarietà dell’atto e addirittura l’incidentalità non solo della morte ma anche dell’atto, dello sparo”.

E’ questo quanto dice l’avvocato Federico Bagattini, legale di Luigi Spaccarotella, l’agente di polizia condannato il 14 luglio 2009 a sei anni per omicidio colposo per la morte di Gabriele Sandri, il giovane tifoso laziale ucciso da un colpo di pistola l’11 novembre 2007 nell’area di servizio della A1 di Badia al Pino (Arezzo). Per Spaccarotella la Procura aveva chiesto la condanna per omicidio volontario. Oggi a Firenze è in corso il processo di appello. Spaccarotella però non è in Aula. Il  legale ha riferito che il suo assistito starebbe malissimo dal punto di vista psicologico.

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