Precari in crescita

ROMA – Nel 2009 solo il 29% dei lavoratori del sistema bancario e’ stato assunto con un contratto a tempo indeterminato, per un numero complessivo di lavoratori precari del credito che alla fine dell’anno scorso ammontava a 17.800, il 4,6% del totale.

E’ quanto emerge da un’indagine a cura del centro studi della Fabi ‘Pietro Desiderato’, effettuata su un campione rappresentativo di 248mila lavoratori del sistema Abi e 33mila del credito cooperativo. Nel 2009 il 31% dei nuovi assunti ha avuto un contratto a termine, il 13% di apprendistato, l’11% di somministrazione, il 9% di inserimento, il 6% di stage o tirocinio e l’1% di collaborazione a progetto. Come numeri complessivi, l’incidenza dei precari sul totale e’ del 6,3% nelle banche di credito cooperativo, contro il 4,6% del sistema Abi e in particolare dei grandi gruppi. La motivazione, spiega la Fabi, e’ che le Bcc “assumono di piu’ rispetto alle banche Abi, che ricorrono meno a nuove assunzioni perche’, in virtu’ delle continue fusioni e ristrutturazioni cui periodicamente sono sottoposte, presentano un maggior numero di lavoratori in eccesso”. Allargando l’orizzonte di analisi, dal 2005 al 2008 le assunzioni con contratto a tempo indeterminato in banca sono calate del 12,7%.

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