Eugenio Murrali. “Lontananze perdute. La Sicilia di Dacia Maraini”. Recensione

“A volte la sera Dacia e io andiamo a teatro.

E’ un rito della nostra amicizia”. Inizia così il viaggio nel quale Eugenio Murrali ci traghetta alla scoperta della Sicilia di Dacia Maraini.  Un percorso attraverso cui approfondiamo i retroscena del lavoro della scrittrice, trasfigurato dal ricordo, dalla magia di pagine de “La lunga vita di Marianna Ucria”, di “Bagheria”, restituite alla realtà attraverso gli occhi giovani ed entusiasti di Eugenio che si definisce “un turista allo sbando” in un’isola in cui, come Ulisse con le sirene, sente il richiamo dell’arte sublimata dalla Maraini.

Si alterna al fascino dei luoghi in cui Marianna Ucria si è materializzata, quello delle vicende della sua creatrice e di Murrali in prima persona: “A Palermo, mentre cammino per via Maqueda – scrive Eugenio – chiamo a Roma un’amica siciliana dal cognome sardo come il mio, le chiedo consigli su cosa valga la pena vedere, dove trovare delle ceramiche di Caltagirone o quelle di De Simone, perché voglio fare un regalo alla ragazza che amo e non mi ama”.  Accenti sinceri che inteneriscono e rendono vivo un saggio che, lungi dall’essere scolastico, è scandaglio delle fonti cui attinge l’ispirazione dell’artista, è dialogo del discepolo con il suo riferimento: “… forse Dacia ha ancora una volta ragione: ‘Non sempre scappando si scappa davvero’”.  

In questa riflessione on the road sull’arte – nella quale si fondono monumenti, passaggi letterari, ville settecentesche, famiglie nobiliari, parenti, amici, il poeta Buttitta, le poesie di Dacia Maraini, un saggio inedito dell’autrice su “I due de Roberto”, il libraio-editore  Flaccovio, la capitale dove si muove “La ragazza di via Maqueda”, bellissimo fin dal titolo – Murrali, che con Dacia Maraini ha scritto “Il sogno del teatro”, non poteva non includere il binomio drammaturgia e Sicilia dove racconta cosa significasse per la Maraini “Fare teatro”, cosa pensasse di Luigi Pirandello, quale fosse il legame dell’isola con la drammaturgia della scrittrice “simbolicamente nata a Bagheria”, per citare Tornatore che ha trovato felici le immagini evocate dal talento di Murrali. Dulcis in fundo, il carteggio privato, autentico, umano, tra discepolo e maestra, alla quale Eugenio confessa di non sentirsi all’altezza di quell’impresa narrativa.

Scheda del libro

Eugenio Murrali

Lontananze perdute. La Sicilia di Dacia Maraini.

Perrone editore

Euro 13.

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