Oliver Pötzsch. “La figlia del boia”. Recensione

La saga creata da Oliver Pötzsch, che ha per protagonista la famiglia di un boia realmente esistito nella Baviera del XVII secolo, è una tra le più lette al mondo. Thriller a metà tra storia e fiaba, ricca di avventure e colpi di scena, in uno stile melodico e fluente, può tenere avvinto anche il lettore più smaliziato perché composta con maestria.

“La figlia del boia” è il primo romanzo della serie. Ambientato nel 1659 a Shongau, tuttora affascinante cittadina medievale sulle rive del Lech, prende le mosse dalla misteriosa morte di alcuni bambini che frequentavano una levatrice, incolpata dei delitti e di stregoneria. Intorno alla figura della donna, affidata al boia per estorcerle una confessione con la tortura, Pötzsch dipinge l’ignoranza, le superstizioni, le follie di cui si nutriva l’autorità dell’epoca. Ma Jacob Kuisl, il boia di Shongau, prima di mandarla al rogo vuole vederci chiaro e aiutato da sua figlia e dal suo innamorato, contro la volontà dei potenti del villaggio, conduce un’indagine personale e rischiosa …

Il romanzo ruota intorno ad una comunità, vittima dell’ignoranza e della paura; ai riti sacrificali che tempo prima avevano arse vive molte donne. Pur nutrito dalla fantasia, l’impianto è tenuto nei limiti del plausibile e finemente cesellato di particolari storici interessanti. Oliver Pötzsch nella postfazione confessa che, nel suo albero genealogico, c’è una stirpe di boia: “Venni a sapere che la dinastia dei Kuisl era stata una tra le più famose dinastie di carnefici di tutta la Baviera. In occasione del processo alle streghe celebrato a Schongau nel 1589, pare che più di sessanta fossero da attribuire al mio sanguinario predecessore. Da allora la storia della mia famiglia non mi ha più lasciato”. 

Speziata di aromi favolistici che non disturbano, la trama sollecita il gusto infantile dell’immaginazione. Scrive l’autore: “Questo libro è un romanzo e non un saggio scientifico. Ho cercato di attenermi il più possibile ai fatti. Ciononostante ho dovuto spesso semplificare per ragioni narrative”.

Oliver Pötzsch

La figlia del boia

Beat edizioni

Pagine 439

Euro 9

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