“Albert Savarus”, bellissimo feuilleton di Honoré De Balzac. Recensione

La casa editrice Sellerio pubblica in Italia per la prima volta “Albert Savarus”, bellissimo feuilleton di Honoré de Balzac, edito nel 1842 inizialmente a puntate sul “Siècle” e poco dopo nel primo volume della “Commedia umana”.

Gli ingredienti del romanzo di appendice ci sono tutti – tecnica popolare, intreccio complesso, personaggi a tinte forti, finale pedagogico in linea con i tempi – ma le sfumature psicologiche, l’affresco di provincia, il ritmo narrativo del grandissimo autore, ne fanno una storia di estremo interesse e di godibilità: amore, ambizione, intrighi politici, gelosia, manovre illecite, gli attribuiscono un fascino quasi “noir”. La storia si ispira alla relazione dello scrittore con Madame Hańska, nobile polacca, che Balzac aveva incontrato per la prima volta nel 1833 sulle rive del lago di Neuchâtel, in Svizzera. Si dice che “Albert Savarus” fosse un modo per riconquistare la signora, da lei non sufficientemente apprezzato. La nobildonna sposò Honoré De Balzac ben diciassette anni dopo, quasi in punto di morte. Va dato merito a Sellerio di offrirci un testo ricco di note che spiegano ogni somiglianza con fatti realmente accaduti. 

Ambientato negli anni trenta del 1800, protagonista è Besançon, cittadina bigotta della Franca Contea, i cui abitanti sono chiamati bisontini, dove giunse l’avvocato Albert Savarus discendente di una ricca famiglia di sangue blu; dove i salotti della provinciale aristocrazia erano dominati dalla baronessa di Watteville che comandava a bacchetta l’adolescente figlia Rosalie. Quest’ultima, in apparenza classica “acqua cheta”, nascondeva un carattere duro, inossidabile, un’intelligenza manipolatrice che la rendeva capace di muovere gli esseri umani come pedine su una scacchiera. Albert Savarus, brillante forestiero dal passato misterioso, diventa oggetto della passione platonica e smodata di Rosalie. Mentre l’avvocato desideroso di affermarsi cerca di spianarsi la strada verso la carriera politica, pubblica su un giornale una novella dal titolo “L’ambizioso per amore”, nella quale Rosalie intuisce come il protagonista – alla ricerca del successo per arrivare a sposare una principessa – sia lo stesso Albert Savarus innamorato di un’altra. Da quel momento Rosalie giura a se stessa di strappare il giovane alla rivale con ogni mezzo …

 Albert Savarus

Honoré de Balzac

Traduttore: F. Monciatti

Curatore: P. Pellini

Editore: Sellerio Editore Palermo

Collana: La memoria

Pagine: 228, Brossura – Euro 13

E – book euro 8,99

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