libro“Miserere. Attentato in Vaticano” di Vito Bruschini, thriller ispirato al sommerso della realtà

Non tutti, anzi, pochissimi sanno che dopo il fallito attentato da Giovanni Paolo II in  Piazza S.Pietro, quando la mira di Ali Agka fallì il bersaglio, mandando a monte i piani del KGB. alcune schegge impazzite dei servizi segreti tentarono di ripetere l’ardua missione.

Ricordiamo il contesto storico. Allora eravamo in un periodo di transizione, l’URSS vacillava, grazie anche alla spinta della polacca Solidarnosc, sostenuti da Papa Wojtyla; e gli innovatori di Gorbaciov cercavano di cambiare le cose, ma incontrando forti resistenze. Il Papa slavo e l’uomo della perestrojka venivano considerati nemici della patria dai “nostalgici” irriducibili. E’ notizia di questi giorni , tra l’altro, di uno 007 britannico che riuscì a sventare un attentato a Gorbaciov. In tale momento, caratterizzato dalla transizione dal clima della “guerra fredda” e del terrore nucleare,a un periodo di distensione tra occidente e oriente, la “sezione affari bagnati” del KGB, ancora attiva sulle barricate, si rivolgeva nuovamente ai Lupi Grigi turchi, per tentare di replicare l’attentato al Papa polacco, gestendolo in prima persona e senza ricorrere ai bulgari. Fortunatamente, i nostri 007 e i Carabinieri riuscirono a neutralizzare per tempo il pericolo e per ragioni facilmente intuibili, la notizia a suo tempo non ebbe grande clamore, anzi venne in qualche modo… ovattata!

E’ in tale contesto storico-politico che Vito Bruschini crea un thriller di grande intensità e azione, pur permeato di forte umanità e sentimenti.  Dà vita così al personaggio di Miserere, una specie di 007, già appartenente ai corpi d’elite sovietici (i famosi “spetznaz”), il quale mette in piedi una gigantesca organizzazione, coinvolgendo i maggiori narcotrafficanti, assumento svariate identità, accedendo persino allo IOR. In altre parole, arrivando a un “tiro di schioppo” (stricto sensu) dal Pontefice, ma poi, all’ultimo momento, qualcosa succede…. E tutto va a monte. Ma altro non ce la sentiamo di anticipare, per non togliere il piacere della lettura. La narrazione, infatti, risulta avvincente e appassionante. Ciò che stupisce e colpisce maggiormente è la precisione minuziosa nel descrivere i dettagli (riguardanti i luoghi, le procedure, le azioni, i materiali usati, la toponomastica). Un romanzo di pura fantasia, anche se ispirato a un qualcosa di realmente accaduto; una storia in cui si fondono intrighi internazionali, sensualità, amori, suspense, grazie ai quali l’Autore mostra una grande capacità nel disegnare il profilo psicologico dei singoli personaggi: non a caso, i drammi personali dei singoli diventano parte integrante della narrazione. Alla fine, il piano fallisce, proprio perchè la coscienza dell’uomo si risveglia e ha il sopravvento sulla freddezza spietata dello “spetznaz” indottrinato ed esaltato.    

          Un romanzo Newton Compton che consigliamo vivamente, scritto da un Autore che ha già riscosso successo con opere quali I segreti del Club Bilderberg o La verità sul caso Orlandi. Vito Bruschini anche in Miserere conferma le sue grandi doti di narratore, capace di avvincere il lettore, guidandolo magicamente in un dedalo di intrighi e di azioni, grazie a una scrittura fluente, piacevole e appassionante, fino all’ultima pagina! 

 

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