È uscito in piena pandemia il libro dell’eclettico artista, stilista e astrologo Massimo Bomba: …E la Papessa chiese alla Luna.
Riflessioni su miti e simboli, per l’editore SarpiArte. Già in vendita, il volume si è fregiato della prefazione di Giuliano Urbani, ex Ministro dei Beni e delle Attività culturali, che ne sottolinea il valore conoscitivo e l’estrema eleganza della fattura, marchio inconfondibile di tutte le opere di Bomba. L’uomo ha cercato di interpretare il mondo da sempre, imparando a conoscere il misterioso linguaggio dei segni. Su questa scia si articola questo volumetto di un Massimo Bomba che si ritrova ad essere scrittore creativo in grado di sintetizzare i suoi molteplici interessi culturali e la capacità di connettere l’astrologia con la storia, l’aneddotica e qualche spunto di medicina olistica in un’operetta godibile e dal linguaggio piano e penetrante. Tutti i più grandi personaggi della storia occidentale, compreso lo stesso Galilei, il padre della scienza moderna, erano appassionati di oroscopi.
Sapevano leggere le influenze degli astri. Bomba rivela un aspetto inedito dell’astrologia e molto lontano da quell’aura quasi magica e spesso millantatrice sotto cui viene generalmente presentata. Tutt’altro che un passatempo, l’astrologia rivista in questo volume appare come una scienza del mondo antico che aveva basi ben solide e che rifletteva, letta in un’ottica prudente, numerose caratteristiche essenziali a coloro che erano assetati di conoscenza o avevano mansioni politiche o sociali importanti.