L’uomo dei podi a Manfredonia da Frizzi e Lazzi il 27 alle 19.00

L’uomo dei podi è uno dei miei ultimi libri scritto insieme ad Antonello Vargiu, ed è il secondo libro scritto a quattro mani dopo Ultramaratoneta, un’analisi interminabile scritto insieme a Daniele Baranzini

La presentazione del libro avverrà presso il punto vendita del caro amico Michele Spagnuolo che è un atleta d’eccellenza sia per le gare ardue a cui partecipa con lustro e stupore per i tanti e sia per la sua opera di coinvolgimento e persuasione nei confronti dei comuni cittadini ad iniziare a camminare o correre per strada o sentieri e partecipare gradualmente e progressivamente ad uscite in montagna o partecipare a gare di corsa su strada. Michele vanta anche il record provinciale in gara di ultramaratona della durata di 24 ore, stabilito presso Lavello il 4 dicembre 2016.

La location è presso Manfredonia, mia città nativa, e non potevo non invitare uno dei primi atleti di livello internazionale della città di Manfredonia e cioè Gildo Tomaiuolo che vanta di un record mondiale, del titolo di vice campione mondiale, campione europeo e tanti titoli italiani soprattutto sul mezzofondo 800 e 1.500 metri.

Il moderatore sarà Vincenzo Di Staso, giornalista.

Quindi si presenterà il mio libro L’uomo dei podi, ma la serata avrà un grande valore umano grazie ai due personaggi dello sport Michele Spagnuolo e Gildo Tomaiuolo. Di seguito le parole di Gildo:

“Ciao Matteo volevi sapere che cosa ne penso dello sport?

Sono felicissimo

Sto bene

Mi sento in forma

Mi sento alla grande

Quando ho preso la maglia azzurra la mia vita ha fatto scintille

Ho provato una grande gioia 

Quando corro sto bene credo ciò che faccio

Mi sono costruito da solo

Mi sono fatto un nome da solo

Adesso mi sento felice.”

Il volume porta la firma di uno psicologo e di un atleta, Simone e Vargiu. Lo psicologo commenta quanto l’atleta elabora o ricorda, la sua è una presenza discreta, mai invadente, che lascia fluire il racconto e l’esperienza dell’altro. Quasi una guida o un accompagnatore, che insieme all’atleta, è partecipe dei misteri della corsa, mostrando la stessa curiosità, stupore e appagamento, quasi che avesse gareggiato al suo fianco. La corsa, per quanto scaturisca dalle contrazioni muscolari, dalle scariche neuronali, dagli appoggi dei piedi e si leghi indissolubilmente con sudore, dolore e affanno, non trascura i pensieri, le emozioni e i ricordi del nostro spettatore interiore: sia esso psicologo o meno. Questa è la magia della corsa, un’esperienza estetica e motoria, un modo di esserci col corpo e con la mente, in un perfetto equilibrio.

Tra di noi è nata una sorta di collaborazione ed è venuto fuori un libro dal titolo L’uomo dei podi. L’uomo dei podi Riflessioni psicologiche su un atleta vincente, Co-autori Matteo Simone, Antonello Vargiu, Aracne editrice, Roma, 2016.

Fotografie di Antonio Cuccu, Bianca Figus, Roberto Micheletti, Antonio Pilia, Katy Rossino

Il libro parla di podi, di gare, di preparazione, di raggiungimento di obiettivi, di festa dello sport, di squadre e tutto ciò permetterà di avere un confronto con i partecipanti sulle tematiche inerenti lo sport, la psicologia dello sport, l’attività sportiva non solo come performance per il raggiungimento del podio ma anche come benessere, come incontro di mondi culturali, abbattimento di barriere culturali e generazionali.

Ho raccolto le risposte di un atleta, allenatore ed ho trovato interessanti alcuni aspetti inerenti la sua visione dello sport. Antonello Vargiu ha un’esperienza pluridecennale nel campo dell’atletica con ottimi risultati e gli aspetti che hanno influito e che ancora incidono sul suo benessere e le sue prestazioni sportive sono diversi, tra i quali vi è il metodo da seguire, l’affidarsi ad un bravo allenatore, il seguire degli atleti più forti ed allenarsi con generosità. Inoltre trova fondamentale lo spirito di gruppo che si crea.

 

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