Venezia 73. Applausi per “Tarde para la ira”, concorso Orizzonti

LIDO DI VENEZIA (nostro inviato) Madrid, agosto 2007. Curro è l’unico arrestato di una banda di quattro criminali che hanno svaligiato una gioielleria.

Ana la sua donna, e suo figlio, lo devono aspettare per otto anni. Ana non è felice della sua vita, gestisce un bar ma tira avanti a stento. Soprattutto è inquieta, psicologicamente insoddisfatta. Un giorno Ana incontra José, un uomo chiuso e solitario, che non si sa bene da dove venga e non sembra trovare il suo posto nel mondo. Curro finalmente esce di prigione ma Ana è disorientata, stressata da questo ritorno. E poiché José le piace, gli chiede di portarla a vivere con lui. José acconsente e i due partono insieme. Tuttavia qualcosa accade e, all’improvviso, i piani e le aspettative di questo triangolo si sconvolgono …

“Tarde para la ira”, ovvero “Troppo tardi per la rabbia” è l’esordio alla regia dello spagnolo Raúl Arévalo. Il pubblico della Sala Darsena a Venezia ha tributato al giovane regista otto minuti di applausi, quasi una standing ovation. Il film è un thriller che sa mescolare con sapienza aspetti umani e privati a quelli più propriamente noir. Tutti gli attori sono bravi, il taglio della trama è originale. La sezione Orizzonti della mostra di Venezia ha la specificità di scoprire e proporre quanto di meglio c’è nel cinema nuovo. Questo è un debutto professionalmente corretto.

Un film di Raúl Arévalo. Con Antonio de la Torre, Luis Callejo, Alicia Rubio, Manolo Solo, Ruth Díaz.
Titolo originale Tarde para la ira. Thriller, durata 92 min. – Spagna 2016.

Tarde para la ira – trailer

 

Condividi sui social

Articoli correlati