Sala Umberto. “Le piace Brams”? Recensione

ROMA – Con la direzione artistica del Maestro Lorenzo Porta del Lungo, tre artiste di calibro internazionale Katia Castelli, mezzosoprano, Ilona Bàlint alla viola, Edina Bak al pianoforte, a 120anni dalla morte di Johannes Brahms hanno reso omaggio all’immortale compositore con “Le piace Brahms?”, un concerto-evento che significativamente trae titolo da un noto romanzo di Françoise Sagan.

E’ innegabile che la scrittrice francese deve aver molto apprezzato il musicista di Amburgo, se l’ha scelto a evocazione dell’atmosfera del suo intrico sentimentale. 

Così nell’introduzione, Lorenzo Porta del Lungo ha spiegato come il tema della relazione uomo-donna fosse alla base del repertorio liederistico quel giorno scelto. L’amore, il rapporto di Brahms con la bellezza e la poesia hanno mosso emozioni profonde nello scrigno del Sala Umberto, grazie all’altissima professionalità delle tre grazie: Katia, Ilona, Edina che hanno saputo suscitare prolungati battimani in un pubblico di appassionati e intenditori, forse proprio per questo anche più difficile. Grazie anche alla cornice confacente di un teatro romano nato a pochi anni dalla morte del grande autore per ospitare concerti e operette. E’ noto che la città eterna fu per Johannes Bramhs, al pari del suo connazionale Goethe, fonte d’ispirazione. Katia Castelli, Ilona Bàlint e Edina Bak, oltre che in splendidi Lieder, si sono cimentate nella n.1 e n.3 delle Danze Ungheresi, così confidenziali e allegre all’orecchio degli ascoltatori, così come ha appassionato la celeberrima Sonata Op. 120 n°2, prevista anche per clarinetto ma in questo caso eseguita dalla seducente viola di Ilona Bàlint.

Insieme alle opere di Brahms, hanno completato il concerto due Lieder tratti dalla raccolta di quattro Lieder eines fahrenden Gesellen (Canti di un compagno di viaggio) di Gustav Mahler. I due leader di Mahler, inizialmente destinati a voce e orchestra, al sala Umberto sono stati cantati da Katia Castelli e accompagnati da una bravissima Edina Bak al pianoforte. Brahms e Mahler, musicisti diversi e unici, sono stati a lungo contrapposti più dalla critica che da duelli personali. Dei due compositori oggi ci è tramandata l’originalità artistica che trae fuoco dal sentimento e accomuna in qualcosa di universale, non a caso i leader in questione sono il frutto dell’ispirazione generata in Mahler da un amore infelice.

Programma 

J.Brahms Zwei Gesänge (op.91)

J.Brahms: Lieder 
Wie Melodien zieht es mir (op.105.no.1) 
Von ewiger Liebe (op.43 no.1) 
Klage (op.69)
Des liebsten Schwur (op.69) 

J.Brahms: Danze ungheresi n°1 e n°3 
“Arr. di Watson Forbes”

G.Mahler: da “Lieder eines fahrenden Gesellen”

Wenn mein Schatz Hochzeit macht 
Die zweie blauen Augen

J.Brahms: Sonata (op.120 no.2)

Suono e Immagine Classica 
presenta

Le Piace Brahms?

L’evento omaggio a Brahms (l’anti-Wagner) a 120 anni dalla morte
Direzione Artistica: Maestro Lorenzo Porta del Lungo

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