Stan Getz & João Gilberto

Nel 1963 esce lo storico album che unisce il jazz alla bossa nova

“Voglio essere ricordato per tutto quello che ho fatto. Sono felice di far parte del jazz; mi ha permesso di viaggiare per tutto il mondo, ha allargato le mie conoscenze. Sono fiero di essere un uomo di questa musica e per lo stesso motivo voglio che i miei figli e figli dei miei figli siano fieri di me”

(Stan Getz)

“La Bossa Nova costituì una reazione colta, iniziata dai giovani della classe media urbana e bianca, contro la dittatura del ritmo tradizionale”

(José Ramos Tinhorão)

“La bossa nova è il più importante movimento musical-culturale del Sud America, ibrido tra il ‘Samba norteno’ del grande Sertão, palcoscenico immoto eppur vivissimo, dolce e feroce, dell’omonimo libro di João Guimaraes Rosa, e le sonorità importate dalla West Coast statunitense, il tutto arricchito da percussioni di origine afroamericane”

(Gildo De Stefano, Il popolo del samba)

Il jazz incontra la bossa nova

La mescolanza tra i diversi linguaggi musicali ha spesso prodotto fortunate e originali tendenze come il jazz-rock e la fusion sino alla world music. Alla fine degli anni ’50 Stan Getz, eccellente sassofonista di Philadelphia si avvicinò alla grande tradizione musicale sudamericana. Era convinto che la musica afroamericana potesse avere un legame armonico e melodico con i ritmi e gli accordi della samba e della bossa nova. Fondamentale per il sassofonista fu l’incontro con musicisti brasiliani quali João Gilberto e Antonio Carlos Jobim. Si aprì pertanto, all’inizio degli anni sessanta, la stagione della bossa nova di cui Stan Getz diventò uno dei più fervidi sostenitori. Durante una tournée sponsorizzata dal Dipartimento di Stato in Brasile, il chitarrista Charlie Byrd rimase colpito dal nuovo stile imperante in quel paese e in particolare dal cantante/chitarrista João Gilberto e dal suo modo di suonare la chitarra. Tornato negli Stati Uniti, fece ascoltare a Getz i dischi che si era portato dal Brasile. I due s’incontrarono, a Washington, per registrare l’album “Jazz Samba”, che conteneva brani di Antonio Carlos Jobim. Il disco, e in particolare il singolo “Desafinado” (che valse a Getz il Grammy for Best Instrumental Jazz Performance nel 1963), ebbero uno straordinario successo commerciale al punto che l’album è considerato il disco di jazz più venduto di ogni tempo. Dopo questo primo e proficuo sodalizio artistico, Getz e Gilberto si ritrovarono ancora nella primavera del 1963 per incidere un nuovo album.

“Getz-Gilberto”: The girl from Ipanema

Sotto l’attenta produzione di Creed Taylor (aveva collaborato con Bill Evans, Wes Montgomery, Chet Baker e tante altre stelle del jazz), Stan Getz e João Gilberto, si ritrovarono negli studi A&R di New York nel mese di marzo del 1963 con la seguente formazione: Astrud Gilberto al canto, Milton Banana alla batteria, Sebastião Neto al contrabbasso, Antonio Carlos Jobim al pianoforte, João Gilberto alla chitarra e Stan Getz al sax tenore. Il produttore Taylor era entusiasta di suonare con musicisti brasiliani e disse: “Avevo rapporti con i musicisti brasiliani in virtù dell’album Jazz Samba: amavo quel disco, ma naturalmente non c’erano brasiliani. Ma quando i veri ragazzi entrarono in studio, João e Jobim, quello fu magico. Wow! Questo è qualcosa di veramente nuovo”.

A livello musicale l’aspetto che fa di questo disco un vero capolavoro è la perfetta sintonia, il magico accordo tra l’improvvisazione del jazz e la straordinaria ricchezza melodica della bossa nova, così melanconica e profonda. La voce di Astrud Gilberto diventerà il marchio di fabbrica della bossa nova negli Stati Uniti e di questo disco. Affascinante e, a tratti, sensuale, appare dar ragione alle obiezioni di Antonio Carlos Jobim che non voleva Astrud nel disco; conferma, invece, l’intuizione di Stan Getz e di Creed Taylor visto il successo di “The Girl From Ipanema” che diventerà simbolo, nell’immaginario collettivo, del sole, delle spiagge dorate, della proverbiale bellezza delle donne brasiliane. “Getz/Gilberto” è ritenuto, da alcune fonti, il più venduto album jazz della storia; contende il primato a “Jazz Samba” del 1962.

L’album rimase ben 96 settimane nella classifica di Billboard e raggiunse la seconda posizione preceduto solo dai Beatles. Il singolo “The Girl From Ipanema” arrivò al 5º posto della classifica a metà del 1964.

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