E’ uscito il nuovo album dello storico gruppo irlandese dopo l’anteprima mondiale da Fabio Fazio
“Dopo la morte di mio padre la mia voce
è migliorata….”
(Paul Hewson-Bono)
L’anteprima mondiale in Italia da Fabio Fazio
E’ stato un momento di grande musica, di profonde emozioni il minishow di Bono e The Edge, rispettivamente cantante e chitarrista degli U2. I due musicisti hanno suonato in anteprima mondiale due brani del nuovo album “Songs of innocence” che è stato pubblicato lunedì 13 ottobre. L’attesa era molto forte, l’atmosfera dello studio Rai di Fabio Fazio era rarefatta. Tutti aspettavano l’ingresso dei due componenti degli U2, la storica band irlandese il cui primo album risale al 1980. In 34 anni di carriera la rock band irlandese ha venduto circa 180 milioni di copie in tutto il mondo e vinto ben 22 Premi Awards. Poco prima delle 21 sono entrati in sala Paul Hewson, in arte Bono, 54 anni e David Evans, in arte The Edge, 53 anni, come se fossero due ospiti comuni. Dopo una breve ma interessante intervista The Edge ha imbracciato una chitarra acustica e con Bono ha proposto “The Miracle” e “Evey Breaking Wave”, due canzoni del nuovo e attesissimo album “Songs of innocence”.
Con questo disco gli U2 hanno voluto fare un viaggio a ritroso per “riscoprire” le origini stilistiche e concettuali della band, quando poco più che adolescenti nel 1976, decisero di intraprendere la carriera musicale che si concretizzò il 20 ottobre del 1980 con la pubblicazione del primo album “Boy”.
I due membri degli U2 hanno suonato dal vivo i brani con una grande intensità emotiva: nella seconda canzone (Every Breaking Wave”) The Edge ha accompagnato al pianoforte Bono, in una performance di profondo coinvolgimento in cui il cantante ha dimostrato le sue straordinarie qualità di interprete grazie ad una voce potente usata come se fosse uno strumento solista.
“Songs of innocence”, il nuovo album
Nell’intervista con Fabio Fazio Bono ha specificato quali sono state le ragioni che hanno portato alla realizzazione del nuovo album. Il cantante e leader del gruppo ha ricordato gli anni ’70, la violenza politica in Irlanda, che all’epoca era sull’orlo di una vera e propria guerra civile. Quelle forti tensioni unite alla grande novità del punk-rock e della new wave (nella seconda metà di quel decennio), furono la molla ideale che portò alla nascita degli U2 attraverso la stretta collaborazione di quattro amici: Bono alla voce, The Edge alla chitarra, Adam Clayton al basso e Larry Mullen alla batteria. A differenza dei lavori precedenti, nel nuovo album, la band irlandese è tornata deliberatamente alle origini (ma con l’esperienza ultra trentennale alle spalle), con un suono semplice, con meno strumenti elettronici e con un suono più essenziale.
Nella semplicità delle composizioni, i quattro musicisti hanno messo in primo paino le emozioni e il feeling al posto della tecnica. Il giudizio finale spetta come sempre al pubblico.
Testa della canzone “Every Breaking waves”
Ogni onda che si infrange sulla riva
dice all’altra che ce ne sarà un altra dopo
Ogni giocatore (d’azzardo) sa
che perdere è il motivo per cui è là
Da qualche altra parte, con coraggio
adesso sto dando una risposta al telefono
Come una foglia silenziosa
nel vento,
l’inverno non la lascerò sola
Ehi adesso
Ehi adesso
Non so se ora sono così forte
non so se ora sono così forte,
non so se sarò così forte
per essere qualcuno
che ha bisogno di qualcun altro
Ogni marinaio sa che il mare
è come un amico diventato un nemico
ogni anima naufragata
sa cosa vuol dire vivere senza intimità
io ho creduto di aver sentito la voce del signore
non è facile sentirla mentre stai pregando
Come ogni onda che si infrange sulla riva
era lontana ma alla mia portata
Ehi adesso
Ehi adesso
Non so se ora sono così forte
non so se ora sono così forte,
non so se sarò così forte
per essere qualcuno
che ha bisogno di qualcun altro
Le onde sanno che siamo sulle rocce
naufragare non è un peccato
Tu sai che il mio cuore
è lo stesso posto in cui è stato il tuo
Noi conosciamo
la paura di vincere
perciò finiamo prima di iniziare
Le onde sanno che siamo sulle rocce
naufragare non è un peccato
Tu sai che il mio cuore
è lo stesso posto in cui è stato il tuo
Noi conosciamo
la paura di vincere
perciò finiamo prima di iniziare