Sinead O’Connor a Roma il 10 maggio

Unica data italiana per la grande cantante irlandese. Imperdibile appuntamento per tutti gli amanti di una delle più significative interpreti del rock anglosassone

Torna in concerto in Italia “l’angelo dalla voce potente”  degli anni ’80 e ’90, Sinead O’Connor con una sola tappa a Roma, attesa dai fan il 10 maggio prossimo all’Audiotorium Parco della Musica. La cantante irlandese sta girando l’Europa per presentare il suo ultimo lavoro discografico “I’m Not Bossy, I’m The Boss”. Il ritorno sul palcoscenico di una delle voci pop più particolari e caratteristiche della scena musicale contemporanea. Sinead è una vera icona pop, uno tra i pochi nomi importanti e influenti degli ultimi 30 anni di storia musicale, capace di passare attraverso i generi: dal pop al reggae, dal folk irlandese al rock, all’elettronica. Il primo singolo del nuovo album è stato “Take Me To Church”, brano pop rock acceso e immediato, seguito poi da “8 Good Reasons”, musicalmente ipnotico e con un testo di denuncia sul mondo che circonda e circondava Sinead.

Nata a Dublino nel 1966 da una famiglia numerosa, sin da piccola capisce che la musica è gran parte della sua vita. A soli 14 anni, dopo aver imparato a suonare la chitarra forma i suoi primi gruppi. Nel 1985 si trasferisce a Londra per intraprendere la carriera di cantante professionista e per incidere i primi singoli. Nel 1987 per la casa discografica Chrysalis compone “The lion and the cobra”, il suo primo album solista che riscuote un buon successo di pubblico ottenendo due dischi d’oro in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Tutto sembra funzionare bene nella carriera della giovane cantante che nel 1989 recita anche bel film “Hush-a-bye-baby”. Nel 1990 partecipa al concerto organizzato da Roger Waters per la caduto del Muro di Berlino.

Invece il grande successo internazionale e la popolarità acuiscono i problemi personali della cantante: nel 1992 si rifiuta di cantare l’inno americano e crea una sorta di ‘scandalo internazionale’ quando durante un concerto strappa una foto del Papa Giovanni Paolo II. Frank Sinatra disse di lei: “L’avrei presa volentieri a calci nel culo”.

Sinéad O’Connor è pesantemente fischiata nello show per i trent’anni di carriera di Bob Dylan (1992) e il suo album “Universal Mother” (1994) è un mezzo flop dal punto di vista commerciale. La cantante in forte crisi esistenziale decide di ritirarsi dalla carriera musicale.

Dopo un lungo isolamento per ricomporre i pezzi della sua vita privata e della sua produzione artistica è tornata per dire la sua come cantante, compositrice e simbolo del rock al femminile.

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