Musica: “Satisfaction” compie mezzo secolo

I primi cinquant’anni di una delle canzoni simbolo dei Rolling Stones e del rock

“Non riesco ad avere nessuna soddisfazione 

non riesco ad avere nessuna soddisfazione 

e ci provo e ci provo e ci provo e ci provo 

non ci riesco, non ci riesco 

quando sto guidando nella mia macchina 

e quell’uomo salta fuori alla radio 

e mi dà sempre più elementi 

supponendo di accendere la mia immaginazione 

non ci riesco, oh, no 

hei, questo è quello che dico”

(Prime due strofe del brano Satisfaction)

Il 6 giugno del 1965 un giovane e promettente gruppo rock inglese, che tentava di contrastare lo strapotere dei Beatles, pubblicava un singolo che avrebbe cambiato la storia del rock e il costume dell’intero decennio degli anni ’60. La rock band in questione erano i Rolling Stones di Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones. La portata dirompente del testo fu davvero esplosiva. In totale contrasto con le tematiche dei Beatles, il brano “Satisfaction” descriveva con energia e grinta la rabbia, l’insoddisfazione e l’inquietudine dei giovani che per la prima volta si sentivano protagonisti e in contrapposizione con la generazione dei loro genitori.

La canzone, che negli anni divenne il manifesto di tutta una generazione di insoddisfatti, è un inno contro il consumismo e il capitalismo, un invito a trasgredire le regole sociali e i diktat dell’epoca. 

L’autore del semplice giro di chitarra che caratterizza l’interna canzone di poco meno di quattro minuti è  Keith Richards. Il musicista registrò la versione grezza del celebre riff di chitarra di Satisfaction in una stanza di hotel. Il riff gli era venuto in mente al risveglio dopo una dormita. Il chitarrista accese un registratore portatile e lo incise su nastro prima di riaddormentarsi. La mattina seguente, Richards riascoltò il nastro e notò come ci fossero circa due minuti di chitarra acustica seguiti poi dal rumore del suo russare per i successivi quaranta minuti prima della fine del nastro.

I Rolling Stones registrarono il brano il 10 maggio 1965 ai Chess Studios di Chicago, in una versione con Brian Jones all’armonica. Il gruppo riregistrò in seguito la traccia due giorni dopo agli RCA Studios di Hollywood, con un ritmo differente e con un effetto distorsione sul riff di chitarra principale ottenuto per mezzo di un fuzzbox. Richards avrebbe voluto reincidere ancora la traccia con una sezione fiati a ripetere il riff principale poiché aveva immaginato la canzone come un pezzo alla Otis Redding, ma gli altri Stones, e il manager Andrew Loog Oldham insistettero per mantenere la versione chitarristica che inoltre venne selezionata come nuovo singolo della band, nonostante il parere contrario di Richards.

Pubblicata il 6 giugno 1965, “Satisfaction” è stata collocata dalla rivista specializzata ‘Rolling Stone’ al secondo posto tra le 500 migliori canzoni di sempre, mentre il canale satellitare “Vh1” l’ha collocata in vetta alle 100 migliori canzoni rock n’roll di sempre. Nel 2006, inoltre, “Satisfaction” è stata aggiunta dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel “National Recording Regisrty”, la lista di brani che sono culturalmente, storicamente o esteticamente importanti da rappresentare la vita negli Stati Uniti.

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