“The Correspondence”, il nuovo film di Tornatore

Le riprese inizieranno il 30 marzo e il protagonista è il grande Jemery Irons

“Sono uno spudorato narratore di emozioni”  (Giuseppe Tornatore)

MILANO – Il premio Oscar Giuseppe Tornatore si appresta a girare le riprese del suo nuovo film. Inizieranno infatti il 30 marzo le riprese di “The Correspondence” che sarà girato in Italia, Scozia e Inghilterra. Nel cast il grande attore premio Oscar Jeremy Irons e la bellissima Olga Kurylenko, ex modella ucraina. “The Correspondence” è prodotto dalla Paco Cinematografica di Arturo Paglia e Isabella Cocuzza come il precedente film “La migliore offerta” osannato da pubblico e critica. La nuova fatica cinematografica di Tornatore ha anche l’appoggio della BLS Sudtirol – Alto Adige Film Fund e Commission, della Trentino Film Commission, della Torino Piemonte Film Commission e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Secondo le prime indiscrezioni filtrate (Il set è rigorosamente off limits alla stampa, ndr), la pellicola si incentrerà sulla pericolosa storia d’amore tra un professore e una giovane donna che lavora nel suo stesso ambiente, nulla smentisce o conferma che potrebbe trattarsi di una sua studentessa.

Giuseppe Tornatore, classe 1956, è nato Bagheria. Fin da giovane manifesta una forte attrazione per la recitazione e la regia. A soli sedici anni riesce a mettere in scena a teatro opere di maestri come Luigi Pirandello e Eduardo De Filippo. Si è diplomato con il massimo dei voti al liceo classico Francesco Scaduto di Bagheria. Prima di dedicarsi completamente al cinema frequenta qualche lezione alla facoltà di lettere a Palermo. Dopo gli inizi a teatro, si accosta in seguito al mondo della settima arte attraverso alcune esperienze documentaristiche e televisive: in particolare il documentario (in superotto ) “Il carretto, immagini di un’antica cultura” (1979 ). Il suo esordio avviene sulla Rai nel 1981, con il documentario “Ritratto di un rapinatore”. Realizza poi, sempre per la redazione siciliana di Rai Tre, “Incontro con Francesco Rosi” (1981), “Le minoranze etniche in Sicilia” (1982, vincitore di un premio al Festival di Salerno), “Diario di Guttuso” (1982), e “Scrittori siciliani e cinema: Verga, Pirandello, Brancati e Sciascia” (1983).

Nel 1984 collabora con Giuseppe Ferrara per Cento giorni a Palermo, del quale è produttore, oltre che co-sceneggiatore e regista della seconda unità.

Quando si aggiudicò l’ambito riconoscimento a Hollywood aveva alle spalle un solo film, “Il Camorrista”, che aveva avuto un discreto successo di pubblico e varie polemiche sulla rappresentazione del boss Raffaele Cutolo. Nessuno si aspettava un simile successo con l’opera successiva che quando uscì nelle sale fu un autentico flop. A questo punto il produttore Franco Cristaldi convinse il giovane regista a ritirare il film dalle sale per tagliare la durata eccessiva della pellicola. Il consiglio di Cristaldi fu vincente. Ridistribuito nelle sale fu un grande successo e vinse il Gran Premio alla Giuria al Festival di Cannes. Poi arrivò la grande notizia che il film di Tornatore era stato prescelto per gli Oscar. Dopo il Golden Globe, nel 1990 trionfò ad Hollywood. Tornatore aveva commosso tutti con una storia che era un vero e proprio atto d’amore verso la settima arte. 

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