ROMA - “Quando pensi di non avere tanto tempo puoi permetterti certe libertà”. E, nel caso di Allan Karlsson, queste libertà sono ben più di una. Il giorno del suo centesimo compleanno decide di scappare dalla casa di riposo dove vive e dalla festa che il personale gli ha preparato, uscendo semplicemente dalla finestra in ciabatte e vestaglia.
ROMA - Se l’ amore è per eccellenza principio del piacere, la morte è il protoplasma del dolore. Dal primo nasce la vita, la seconda vi mette fine.
ROMA - La storia ha inizio il 17 gennaio del 1998, quando uscendo da un pub, Chiara Marino e Fabio Tollis salutano gli amici e scompaiono nel nulla. I loro corpi verranno ritrovati, sepolti assieme nella stessa buca, nei boschi di Somma Lombardo il 28 maggio 2004. Vittime della loro stessa setta, il Tollis venne ucciso perchè incapace di assistere all’ omicidio della Marino desiderosa di abbandonare “Le Bestie di Satana”. Con la sparizione di un’ altra adepta della setta, Mariangela Pezzotta, venne a galla la verità sulla fine dei due giovani.
ROMA - E’ la misura che da corpo alla bellezza: il primo volume di Nymphomaniac aveva distinto Lars Von Trier maestro d’erotismo, anche per la profondità con la quale aveva saputo rendere le sofferenze di una mente sesso-dipendente. La nudità acerba della protagonista aveva reso virginali gli incontri più sfrontati, il finale disperato suscitato partecipazione. Il secondo volume si ripete, aggiungendo pesantemente dettagli impressionanti.
ROMA - Alessandro Rossetto, documentarista di fama internazionale presenta “Piccola Patria” il suo primo lungometraggio di finzione ambientato nel Padovano in contemporanea con l’infiammarsi della protesta secessionista in Veneto, terminata con l’arresto di un gruppo di fanatici, nostalgici della “Repubblica di Venezia”, che avevano occupato Piazza San Marco con un vecchio tanco. Gesto puramente dimostrativo, ma spia di un disagio divenuto ormai insostenibile nei confronti dello Stato italiano e delle sue istituzioni.
ROMA - Augusto Vanghetta (Francesco Pannonfino) è il pretore di un piccolo centro sul Lago Maggiore. Sposato con Evelina, più giovane di vent’ anni, Augusto è incapace di contenere la sua passione per le donne, che ne approfittano per ricavare favori da lui. Tutti nel paese sanno delle avventure dell’ uomo, e invece di accusarlo, spettegolano senza ritegno sulla moglie ammalata di anoressia e ritenuta sterile.
ROMA - Alla Casa del Cinema, immersa nella bellezza e nel verde di Villa Borghese, c'è stata la presentazione di HOPE LOST. Gli attori di Hollywood, protagonisti del film, Mischa Burton (The O.C., You and I, A Resurrection), Danny Trejo (Anaconda, Dal tramonto all’alba, Machete), uno dei cattivi per antonomasia delle pellicole statunitensi e Michael Madsen (Kill Bill, Sin City, Le iene), sono intervenuti, rispondendo alle varie domande, con ironia e gentilezza.
ROMA - Nella capitale si preannuncia l’ ennesima giornata afosa, ma non è un giorno come un altro, almeno non per il timido Giacomo, è il giorno del suo esame orale di terza media. Attorno a questo esame, più temuto dalla madre che dal figlio, viviamo un’ intera giornata con una famiglia, che non ha poi nulla di particolare.
ROMA - Theodore, il bravissimo e seducente Joaquim Phoenix, è uno scrittore che si guadagna da vivere scrivendo per altri lettere, per lo più d’amore. Abita in solitudine, distrutto dalla fine di un matrimonio che lo ha profondamente coinvolto. Passa le sue serate con surrogati della compagnia umana: avveniristici giochi digitali, creature che interloquiscono con lui al punto da prenderlo a parolacce quando non è in sintonia con loro. Nel futuro non improbabile che Theodore attraversa, un giorno vengono diffusi sul mercato degli strumenti sofisticati, unici e intuitivi, gli OS (operatives systems), che hanno la funzione di assistere coloro i quali li possiedono: piccoli computer che incorporano una voce sensibile, sorprendentemente spiritosa, premurosa, in grado di organizzare la giornata del proprietario, intercettare i suoi bisogni, facilitargli la vita. Theodore, affascinato, acquista un OS di nome Samantha, si affiderà a lui come a una guida e la complicità tra i due diverrà ogni giorno più profonda finché non si trasformerà in amore.
“Her” ovvero “Lei” decolla, a questo punto, verso un approdo acuto e non scontato, simbolicamente significativo, che non racconto per non vanificare allo spettatore la sorpresa. Il film è sorretto da una sceneggiatura perfetta che rende viva, divertente e movimentata, una storia senza grandi azioni: Spike Jonze, che è anche regista e produttore, si è guadagnato l’Oscar 2014 per la migliore sceneggiatura originale. Jonze non ha scritto una favoletta quanto una vicenda d’amore fantascientifica, che indaga i rischi, la natura dell’intimità, la virtualità delle relazioni affettive del mondo contemporaneo. In un’epoca in cui i rapporti si moltiplicano grazie a internet, essi diventano sempre più veloci, superficiali e onanistici: l’individuo, più che essere in contatto con l’altro, lo é con il prolungamento di se stesso. Milioni di persone si intersecano e si cercano su facebook come stabilissero una relazione, ma lo scambio vero è altra cosa. La dipendenza dai legami virtuali, in alcuni casi, cela l’incapacità di coinvolgersi e di amare.
“Her” è divertente, godibile, affascinante e inquietante al tempo stesso. In una parola, un film da vedere.
Scheda tecnica
Il Covis19 si sta impossessando di tutto, in tutto il mondo. Disneyland, tempio del divertimento, chiuso da tempo per evitare assembramenti, è diventato un “centro covid”, dove al posto dei...
Le cellule cancerose sarebbero in grado di proteggersi in una sorta di letergo, quando sono minacciati dal trattamento chemioterapico. E' quanto emerso in una ricerca apparsa sulla rivista scientifica Cell.