L’eleganza in medicina estetica – Il nuovo look della moderna tecnologia

Il 39° congresso della Società Italiana di Medicina Estetica che si è svolto a Roma nei giorni 18,19 e 20 maggio 2018  nella suggestiva e prestigiosa cornice del Centro Congressi Rome Cavalieri Hilton ha chiuso i battenti con una edizione record che ha superato i 3 mila partecipanti provenienti da tutto il mondo.

Il convegno, che si conferma il più importante appuntamento scientifico in Italia per l’aggiornamento in Medicina Estetica,ha ospitato come di consueto, il Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana di Medicina Anti-Aging, giunto alla sua 13° edizione.

 L’ormai consueta veste internazionale dell’evento è stata confermata, anche in questa edizione, dalla presenza di esperti e opinion leader di livello mondiale.

Molti  gli argomenti che  sono stati affrontati: dalle ultime novità in medicina estetica ai progressi della disciplina, dall’abuso di filler, all’analisi degli errori e alla gestione delle complicanze in medicina estetica.

Durante la conferenza stampa del 18 maggio,il professor Emanuele Bartoletti, presidente della Sime e del Congresso 2018, ha presentato il tema principale dell’evento: ” cosa si  intende con eleganza in medicina estetica” .

 “Quest’anno il tema centrale del Congresso è l’eleganza in medicina estetica- ha dichiarato –  non stiamo parlando solo di ‘eleganza del risultato’. Abbiamo infatti declinato questo concetto attraverso ottiche diverse: eleganza nella selezione del paziente, ad esempio, che si basa sulla sensibilità del medico nell’individuare le esigenze di un particolare individuo e che ha come conseguenza quella di ottenere il massimo risultato con il minimo intervento. C’è poi una eleganza dei movimenti medici: anche una semplice iniezione deve essere fatta bene, deve essere fatta in maniera cosciente. E poi, soprattutto, l’eleganza nella preparazione”.

“Essere un medico estetico, non significa “buttarsi in un campo con lo scopo di ottenere ‘soldi facili’-ha  sottolineato il Prof. Bartoletti- ma bisogna invece affrontare un percorso formativo solido, perché si tratta di una disciplina medica molto delicata, importante e insolita, in cui i pazienti sono sani e devono rimanere sani. Ma l’obiettivo deve comunque rimanere quello di farli stare meglio di quando sono arrivati. Solamente gestendo ogni aspetto della medicina estetica in modo elegante, infatti, si arriva a quelle che viene considerata l’eleganza per antonomasia nel nostro ambito: quella del risultato”.

Si è discusso anche delle creme ad elevata protezione solare che  rappresentano uno scudo importantissimo contro i tumori della pelle ma cominciano ad accumularsi prove di un loro effetto indesiderato: impedirebbero la corretta produzione di vitamina D da parte dell’organismo.

Altro importante argomento affrontato è quello del botox: “La medicina estetica non è botox market. E’ una scienza medica esatta che deve affondare le proprie radici nella ricerca scientifica e ha il rigore scientifico di qualsiasi altra branca medica – ha precisato  Emanuele Bartoletti, “I trattamenti devono essere eseguiti come trattamenti medici, non si può fare carne da macello dei pazienti. Gli interventi devono essere eseguiti da medici competenti capaci di approcciare il paziente e intervenire dopo visite mediche approfondite. Capaci soprattutto di saper dire di no quando è necessario.”

                    

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