Dieta mediterranea minacciata dai cambiamenti climatici e culturali

L’ultimo studio scientifico ha evidenziato l’effetto protettivo della dieta mediterranea nei confronti del tumore al pancreas e abbondano le ricerche che dimostrano l’azione protettiva nei confronti di ictus e infarti.  

Nonostante ciò, la dieta mediterranea, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, rischia di essere dimenticata: pane, pasta, olio d’oliva, frutta e verdura, legumi, pesce, cedono il passo al cibo spazzatura, alle bibite zuccherate, alla carne, ai formaggi. Succede soprattutto tra i giovani e in Italia, Patria della dieta mediterranea, l’obesità colpisce oltre 6 milioni di persone, il 10% della popolazione.

Il dottor Keys, oltre 50 anni fa, aveva scoperto che pane, pasta, verdure, olio d’oliva, pesce erano i nostri alimenti medicina: ci hanno allungato la vita e ci hanno permesso di tenerci in linea. Ora non è più così e la dieta mediterranea è sotto assedio. 

La dieta mediterranea è minacciata da due grandi cambiamenti: quello climatico e quello culturale. Il primo negli ultimi anni ha reso la terra meno fertile e fatto sì che calasse la produzione di olive (e quindi del prezioso olio extravergine) e di pomodori. E poi c’è il cambiamento culturale, che ci avvicina sempre di più ai cibi pronti, ricchi di grassi e sale, al fast food, alle bibite gassate. 

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