Nasce il testamento solidale under 35

ROMA – Nato per diffondere la cultura dei lasciti solidali. Ovvero? Tutti i falsi tabù che si celano dietro i macro luoghi comuni quali: “parenti serpenti”, “divisioni patrimoniali”.

Risulta essere la prima vera campagna che conta grandi sostegni nel panorama delle grandi organizzazioni italiane:  ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children– a cui oggi aderiscono Aiuto alla Chiesa che soffre, Amref, Cesvi, Libera, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro e Università Campus Bio-Medico di Roma.

Il sito www.testamentosolidale.org, creato appositamente dalle organizzazioni, corredato di guida chiarisce il valore dell’iniziative. Un’esaustiva panoramica sul tema del lascito che va dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).

L’indagine, curiosa e orginale, promossa da Doxa rivela come per i giovani d’oggi sia ancora poco chiaro il valore del “lascito”. E’ emerso, infatti, che il 55-60% è ‘curioso’, aperto e interessato a donare agli altri attraverso le ultime volontà, il 25-30% è ‘altruista’, ha già deciso infatti di fare un lascito nel futuro, mentre un 15-20% è (legittimamente) ‘egoista’, diffidente, poco propenso a condividere con gli altri quello che sarà in suo possesso.

In percentuali equamente distribuite emerge che in molti non ne comprendono l’impiego, mentre altri fra cui testimoni del mondo dello spettacolo hanno già proceduto a promuoverlo.

I risultati della nostra indagine tra i giovani – spiega Rossano Bartoli, portavoce di Testamento Solidale e Segretario Generale Lega del Filo d’Oro– sono la ragione e il futuro della Campagna: in un momento di crisi in cui c’è fame di futuro per tutti e un comprensibile arroccamento a difesa di quello che si ha o si avrà in eredità, scoprire che i giovani non sono chiusi alla solidarietà, ma anzi esiste una quota del 25-30% che ha già un progetto di lascito in mente o vede la legittima come uno strumento che frena la libertà di fare testamento pensando agli altri ci sprona ad andare avanti nel nostro compito di fare cultura del testamento solidale in Italia. È nostro dovere continuare a tenere informati i giovani, riducendo quel 70% di italiani under 35 che ancora non sa cosa è il lascito solidale, dando a tutti gli strumenti per orientarsi verso un gesto semplice di generosità e altruismo”.

In ultima istanza, Doxa delinea, i tre profili di giovani di fronte all’idea di lasciare agli altri parte dei propri beni attraverso le disposizioni testamentarie, e quindi al lasciato solidale.

A prevalere i curiosi (55.60 %) degli under 35. Positivo per loro donare agli altri un lascito, non impoverendo in alcun modo la propria famiglia ma contribuendo ad una quota del patrimonio di beneficienza riconoscendo il lascito come una forma di tutela dei propri diritti.

Gli altruisti (circa il 25%) fautori della generosità, trovano giusto donare una quota avendone libero arbitrio circ la destinazione del proprio testamento.

Infine gli egoisti (15-20%) scettici, vedono nella donazione testamentaria, una causa dell’impoverimento familiare futuro.

I giovani conoscono il concetto di ‘legittima’ in numero sorprendente (44% dei casi), anche tenuto conto della giovane età degli intervistati e della scarsa propensione degli italiani verso il testamento’ commenta Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore del Consiglio Nazionale del Notariato

Gli adulti invece? Fra questi il 9% degli italiani over 55 è intenzionato a compiere concretamente donazioni.

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