ROMA – Un invito a occuparcene di più. “Ogni qualvolta incontro il chiosco di un fioraio – racconta Lella Curiel – o appoggio lo sguardo su un’aiuola, rapisco l’angolo di un terrazzo rigoglioso, o vengo abbracciata dal verde di un campo, sono felice”.
Nel suo “giardino incantano” sfilano 45 capolavori che sono un inno a fiori, giardini, piante, petali. Lavorazioni splendide, altamente sartoriali, abiti che scivolano morbidi sui fianchi delle modelle. La celebre stilista milanese ha trasformato le corolle e le forme dei fiori per creare gonne pantaloni, corpetti. Le giacca dei tailleurs hanno gonne a tulipano, a corolle, a calla. Spuntano foglie,steli e papaveri rossi sui pantaloni in raso verde. Ha rubato giardini per i ricami, disegnato roseti, clematis e ortensie per i leggiadri abiti di chiffon, stampato, applicato nontiscordardime e papaveri: tutto per un inno alla vita che è il suo giardino reale e soprattutto quello del cuore.
Gli abiti per il giorno e per il cocktail hanno gonne a campana anni ’50 . L’abito da sposa agreste ha il corpetto a canestro di paglia e la gonna lunga ricamata con fiori di campo.I colori predominanti: giallo, bluette, ortensia fiordalisio, clematis.
Molto belle e originali le scarpe con tacchi fiorati di Gigliola Curiel.