Cgil, Cisl, Uil. Il 2 Giugno manifestiamo per il lavoro

ROMA – La  Festa della Repubblica,  il 2 giugno, oltre alle iniziative ufficiali,i vedrà una grande manifestazioni indetta da Cgil, Cisl, Ui, che si svolgerà nel pomeriggio a Roma.

Lo hanno annunciato i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Camusso, Bonanni e Angeletti  che hanno tenuto una conferenza  una conferenza stampa  sottolinenando che con questa decisione si intende rafforzare e dare continuità alla mobilitazione in atto da ormai molto tempo.. Il giorno 10 intanto per iniziativa della Cgil, avrà luogo una giornata di lotta contro la precarietà.
Un’importante manifestazione sindacale dal “forte valore simbolico”  ha affermato il segretario generale  della CGIL, Susanna Camusso, proclamata per “cambiare la politica economica del governo”. “Non esiste decisione analoga nella storia d’Italia, mai si è tenuta una manifestazione sindacale il 2 giugno. Non sarà semplicemente una celebrazione – sottolinea  – ma una grande manifestazione sindacale unitaria che avvia un percorso rivendicativo che chiede risposte sui temi del lavoro e del fisco”. “Se non si danno risposte al lavoro – prosegue  Camusso – questo Paese non ce la fà, se non si parte dal lavoro e dal reddito dei lavoratori l’unica prospettiva è il baratro”.
Camusso: il punto di rottura è vicino

Il segretario generale della Cgil avverte: “il punto di rottura è molto vicino. E’ auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica. Per questo saremo in piazza a Roma nel pomeriggio del 2 giugno, una grande manifestazione sindacale che chiede risposte: se non ci saranno bisognerà continuare. Servono scelte, non ci sono alibi. Se si continua a viaggiare dietro l’alibi dell’Europa – conclude-si fanno solo scelte recessive”. Camusso ha anche affrontato il problema degli esodati alla vigilia dell’incontro con il ministro del Lavoro che si svolgerà mercoledì. La soluzione per questi lavoratori- ha detto- è di tipo previdenziale, non ce ne sono altre”

Bonanni: una sterzata alla vicenda fiscale

 Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni afferma che: “bisogna cambiare la politica economica. Bisogna garantire una sterzata sulla vicenda fiscale che è il segno maggiore di ingiustizia perché chi ha di meno paga di più”, ha detto Bonanni – Il sindacato ha chiesto una patrimoniale per i ricchi e ha ottenuto invece una patrimoniale per i poveri: l’Imu ne è la conferma”. “Abbiamo deciso di fare una grande mobilitazione a Roma  per festeggiare insieme la festa della Repubblica, parlando di lavoro”, ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. “Nella nostra scelta ci sono una ragione simbolica e una sostanziale: quella simbolica è che il 2 giugno è la festa della Repubblica fondata sul lavoro, cosa che spesso viene dimenticata.

Angeletti:festeggiamo parlando di lavoro

 La ragione sostanziale è che in un periodo di crisi la dimensione del lavoro è quella più sacrificata da molti punti di vista-, ha sottolineato- e per la prima volta il sindacato vuole festeggiare la festa della Repubblica, parlando di lavoro”.   E sul lavoro è intervenuto il presidente del Consiglio levandosi qualche sassolino dalle scarpe con dure critiche,vere e proprie accuse rivolte al passato governo in primo luogo.

Monti: i responsabili delle “conseguenze umane” della crisi
 Dice Monti: “Le conseguenze umane” della crisi “dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire”, ha detto. “Lo stato negativo e per certi versi drammatico dell’economia italiana è figlio di una insufficiente attenzione prestata in passato alle scelte di lungo periodo per le riforme strutturali”, ha aggiunto. “L’orizzonte di vita breve di questo governo non significa che abbiamo uno sguardo rivolto al breve periodo, ma anzi pensiamo al medio-lungo termine. Tanti governi lunghi, di legislatura, in passato non hanno utilizzato questa prospettiva, non hanno sempre fatto la loro parte per rendere il paese adatto a creare crescita e occupazione”.

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