Crisi. Cgil, cig a 900 milioni, in cassa 510 mila lavoratori

Discussione falsa su produttività, il 14 novembre sciopero per il lavoro

ROMA – Circa 900 milioni di ore di cassa integrazione da inizio anno a ottobre, con un trend di crescita che porterà il 2012 a sfondare a breve quota 1 miliardo di ore di cig, proiettando quest’anno come il secondo peggiore tra gli ultimi cinque dopo il 2010. Intanto sono ancora coinvolti al momento 510 mila lavoratori a zero ore per un taglio del reddito, al netto delle tasse, di 3,4 miliardi di euro, pari a 6.700 euro per ogni singolo lavoratore. E’ quanto si rileva dalle elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di ottobre.

Novecento milioni di ore di cig in 10 mesi e oltre 100 nel solo mese di ottobre che si segnala come il terzo peggior mese dell’anno in termini di incremento della cig. Prosegue così, osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, “il declino iniziato con l’esplosione della crisi e acuito dalle scelte di austerità e di rigore. Le stesse ricette contro le quali ci mobilitano, in Italia e in tutta Europa, mercoledì 14 novembre in occasione della giornata di azione indetta dalla Confederazione europea dei sindacati ‘per il lavoro e la solidarietàcontro l’austerità’”. Secondo la dirigente sindacale, infatti, “ci sono delle emergenze eluse: mentre è in atto una discussione falsa e sbagliata sulla produttività, sono a rischio centinaia di migliaia di lavoratori per i tagli previsti alle risorse della cassa in deroga”.

Dati Cig ottobre – Il rapporto della Cgil segnala come la richiesta di cassa nei primi dieci mesi dell’anno abbia superato la mole di ore concesse nello stesso periodo del 2011 per un totale pari a 895.876.683 (+10,16%), con una incidenza delle ore di cig per lavoratore occupato nel settore industriale da gennaio a ottobre pari a 124 ore per addetto. Per quanto riguarda il solo mese di ottobre, invece, le ore di cig richieste e autorizzate sono state 102.985.994, in aumento sul mese precedente del +19,26%.

Nel dettaglio dell’analisi di corso d’Italia si rileva inoltre come la cassa integrazione ordinaria (cigo) diminuisca a ottobre sul mese precedente, dopo il forte aumento registrato a settembre, per un totale pari a 31.449.789 di ore, -4,81% sul precedente mese. Da inizio anno la cigo ha raggiunto quota 276.573.953 di ore per un netto +49,19% sui primi dieci mesi del 2011.

La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, è stata di 40.153.761, in aumento sul mese precedente del +63,69%, mentre il dato da inizio 2012, pari a 320.530.153 ore autorizzate, segna un ‐8,87% (“ma con riduzione in frenata”, si legge nel rapporto) sullo stesso periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato a ottobre un +9,01% su settembre per 31.382.444 ore richieste. Da inizio anno sono state autorizzate 298.772.577 di ore di cigd, in aumento del +8,20% sul periodo gennaio-ottobre del 2011.

Causali di cigs – Prosegue a ottobre la riduzione del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 4.863 per un -14,23% sullo stesso periodo del 2011 e riguardano 8.265 unità aziendali (-6,73%). Diminuisce il ricorso per crisi aziendale (2.681 decreti per un -19,95%) ma rappresenta una quota pari al 55,13% del totale dei decreti ma sono in aumento i contratti di solidarietà (1.252 per un +2,12%), sul totale dei decreti la percentuale è del 25,75%. Inoltre, aumentano le domande di ristrutturazione aziendale (199 per un +5,85%), pari al 4,09% del totale, mentre calano le domande di riorganizzazione aziendale che sono 211 per un -9,83%, ovvero il 4,34% del totale. Ma le ultime due voci, che prevedono percorsi di reinvestimento e di rinnovamento strutturale, sono una percentuale bassa sul totale dei decreti, pari all’8,43%.

Regioni – E’ sempre la Lombardia la regione che registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. L’analisi della Cgil segnala infatti che sono 196.975.521 le ore registrate da inizio anno, che corrispondono a 112.945 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 116.132.561 ore di cig autorizzate per 66.590 lavoratori mentre terza è il Veneto con 81.069.523 ore e 46.485 lavoratori. Per il centro prima regione è il Lazio con 71.877.259 ore che coinvolgono 41.214 lavoratori. Infine nel Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si registra il maggiore ricorso alla cig con 56.157.479 ore per 32.200 lavoratori.

Settori – E’ la meccanica il settore in cui si riscontra ancora una volta il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da inizio anno, la meccanica pesa per 285.219.546, coinvolgendo 163.543 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 141.544.478 ore di cig autorizzate per 81.161 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 90.384.774 ore e 51.826 persone.

Occupazione e lavoratori in cig – Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (22 settimane), sono coinvolti da inizio anno 1.027.382 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 44 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attivitàproduttiva per 513.691 lavoratori, di cui 180 mila in cigs e 171 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito oltre 3 miliardi e 400 milioni di euro, pari a 6.688 euro per ogni singolo lavoratore.

 

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