Cassa integrazione oltre il miliardo di ore

Fondi inadeguati. Manifestazione al Pantheon

ROMA – Più di un miliardo di ore di cassa integrazione  sono state registrate da inizio anno a novembre. Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (24 settimane), sono stati coinvolti  1.045.976 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 48 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 522.988 lavoratori, di cui 190 mila in cigs e 171 mila in cigd. Con una decurtazione del reddito, al netto delle tasse, per oltre 3,8 miliardi, pari a circa 7.400 euro per ogni singolo lavoratore. Sono questio alcuni dei  dati contenuti nel rapporto della Cgil di novembre sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato.  Mettendo insieme i dati dell’anno passato  arriviamo al 47° mese di una lunga crisi, “che dovrà ancora a lungo-prevede la  Cgil- dispiegare i suoi effetti negativi”, mentre nel frattempo esplode l’allarme sui fondi a disposizione per finanziare la cassa integrazione in deroga per il prossimo anno.

Lattuada (Cgil) . Effetti devastanti sull’intero tesso produttivo

 “Questi dati- commenta il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada-tracciano un giudizio sulla crisi del 2012 dagli effetti devastanti sull’intero tessuto produttivo e sulla pelle di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Effetti che – osserva – senza un’inversione di tendenza ci trascineremo a lungo, e per tutto il 2013”. Una consapevolezza, quest’ultima, “alla base dell’allarme che abbiamo lanciato sull’inadeguatezza dei fondi messi a disposizione per la cassa in deroga”, aggiunge la dirigente sindacale nel ricordare il presidio nazionale che la Cgil ha promosso per lunedì 17 dicembre a Roma in piazza del Pantheon nelle stesse ore della votazione al Senato della legge di stabilità.
Prosegue a novembre la riduzione del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio al mese scorso sono state 5.438 per un -14,13% sullo stesso periodo del 2011 e riguardano 9.283 unità aziendali (-5,88%). Diminuisce il ricorso per crisi aziendale (3.024 decreti per un -19,06%) ma rappresenta una quota pari al 55,61% del totale dei decreti mentre sono in aumento i contratti di solidarietà (1.374 per un +1,70%), sul totale dei decreti la percentuale è del 25,27%. Inoltre, si riducono le domande di ristrutturazione aziendale (214 per un -0,47%), pari al 3,94% del totale, così come calano le domande di riorganizzazione aziendale che sono 232 per un -14,71%, ovvero il 4,27% del totale. “Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento delle aziende – spiega il rapporto della Cgil – nell’insieme non migliorano più e rappresentano solo l’8,20% del totale dei decreti, mentre il totale complessivo dei decreti sta raggiungendo il numero delle aziende coinvolte nel 2011”.

In Lombardia il maggior numero di ricorsi alla cig

 E’ sempre la Lombardia la regione che registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. L’analisi della Cgil segnala infatti che sono 222.583.734 le ore registrate da inizio anno, che corrispondono a 115.929 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 130.533.112 ore di cig autorizzate per 67.986 lavoratori mentre terza è il Veneto con 92.390.164 ore e 48.120 lavoratori. Per il centro prima regione è il Lazio con 79.796.632 ore che coinvolgono 41.561 lavoratori. Infine nel Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si registra il maggiore ricorso alla cig con 58.981.449 ore per 30.720 lavoratori.

Per quantoi riguarda i settori  è la meccanica quello in cui in cui si riscontra ancora una volta il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da inizio anno a fine novembre, la meccanica pesa per 323.360.677 (un terzo del totale delle ore di cassa registrate), coinvolgendo 168.417 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 155.506.180 ore di cig autorizzate per 80.993 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 99.108.501 ore e 51.619 persone.

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