Pubblico impiego. No a conferma blocco contrattazione

ROMA – Sarebbe davvero inopportuno un decreto approvato dal Governo Monti a urne chiuse, una forzatura ai danni dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni.

Non credo che l’esecutivo uscente possa permettersi di prendere scelte politiche così importanti proprio in questi giorni. Il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi dovrebbe smentire le voci che lo annunciano come imminente la paventata approvazione di un decreto che confermerebbe il blocco della contrattazione, delle retribuzioni e dell’indennità di vacanza contrattuale attualmente in vigore per il pubblico impiego, anche per il 2013 e il 2014.Credo che fin quando il quadro politico non sarà più chiaro – continua Dettori – in una fase di instabilità come quella attuale il Governo non possa procedere, soprattutto in assenza di un   confronto con i lavoratori e con un tavolo ancora aperto all’Aran.

 

Dal precariato, con la minaccia di licenziamenti solo in parte posticipata a luglio, agli enti locali, con casi sempre più frequenti di perdita di salario e in una situazione quasi schizofrenica per il sistema contrattuale di secondo livello, fino alle cosiddette eccedenze nelle funzioni centrali e nel resto del lavoro pubblico, le questioni sono tali e così importanti da richiedere un confronto a tutto campo. Un confronto che parta dalla necessità imminente di riformare e innovare la pubblica amministrazione senza cercare capri espiatori, come sembrano fare anche in questi giorni alcune forze politiche, senza continuare ad attaccare e punire i lavoratori a cui si chiede di partecipare a questa sfida.

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