Discount. Cessione Dico-gruppo Tuo, lo sciopero dei lavoratori

ROMA – È stato proclamato per il 22 marzo, lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Dico discount, gestito dalle 7 cooperative di consumo, e pronto a cedere parte della propria rete al gruppo TUO, storico operatore nella distribuzione laziale, da cui acquisirà contestualmente i supermercati a insegna Despar e Ingrande presenti principalmente a Roma e nel Lazio.

Con questa operazione le due diverse realtà mirano a concentrarsi su formati distributivi più coerenti con i rispettivi obiettivi: da un lato la ricerca di radicamento nella capitale da parte della cooperazione di consumo, dall’altro il gruppo Tuo, che vuole incrementare il format discount ad insegna Tuodì cercando di diventare leader nel canale discount.

In occasione, a Bologna, della riunione del consiglio di amministrazione di DICO per determinare la cessione delle quote societarie al Gruppo Tuo, i dipendenti hanno organizzato un sit-in sotto la sede di Coop Italia a Casalecchio di Reno.

DICO è una rete di 342 discount nata per volontà di 7 cooperative di consumo aderenti a Coop (Coop Adriatica, Coop Lombardia, Coop Estense, Coop Liguria, Coop Consumatori Nord Est, Nova Coop, Unicoop Tirreno) con oltre 2mila lavoratori.
E sono proprio i dipendenti ad essere i più critici, con il timore e la perplessità per eventuali conseguenze di tale operazione sull’occupazione.

Gli incontri tra la dirigenza DICO, e la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil Nazionali e territoriali e le RSA della provincia di Napoli, Salerno e Prato, non hanno prodotto buoni risultati.

Critici i sindacati, i quali ritengono incomprensibile che mentre il settore discount ha fatto registrare un +2,9% nel 2011 e +1,6% nel 2012, quindi risultati anticiclici rispetto alla crisi, DICO ha avuto perdite per 40M di euro nello stesso biennio, e ha accumulato nei confronti delle cooperative debiti per 54M di euro.

Alcuni negozi in perdita potrebbero rischiare la chiusura già nei prossimi mesi in continuità con quanto precedentemente deciso dalla dirigenza DICO.  I sindacati hanno espresso la loro perplessità su un’operazione poco chiara e chiedono alle imprese cooperative garanzie sui livelli occupazionali e la disponibilità a promuovere un confronto contante e permanente finalizzato allo scopo.

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