Lavoro. Schiavella, no a deregulation, no a deroghe contratto edilizia

ROMA – “In questo quadro, non serve nessuna deroga a norme contrattuali e legislative sull’edilizia. Nessuno si sogni di introdurre strumenti deregolativi in un settore che gia’ di suo e’ ampiamente, purtroppo, flessibile e deregolato. Usiamo intelligentemente le norme che gia’ esistono: vanno coinvolti i sindacati nella definizione dei modelli organizzativi, da realizzare sulla base delle leggi che gia’ esistono”.

Non usa giri di parole Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, per dire no, intervistato da Labitalia, alle ipotesi di introduzione di norme sulla flessibilita’ in materia di lavoro in occasione dell’Expo, che ieri sono state al centro del vertice tra il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e le parti sociali.

L’edilizia e’ uno dei settori economici piu’ coinvolti dall’Esposizione, con la realizzazione di opere e infrastrutture. “Abbiamo denunciato da tempo -sottolinea Schiavella- i ritardi che si stavano accumulando nella realizzazione delle opere connesse all’Expo. Gia’ un anno fa, in una conferenza stampa con la Cgil di Milano, lanciammo l’allarme su queste rischi. Sottolineando che i ritardi non potevano essere pagati dai lavoratori sul terreno di qualita’ del lavoro, sicurezza e flessibilita’ organizzativa. E questo -rimarca- lo ripetiamo ancora oggi, i ritardi non si possono pagare sulla pelle dei lavoratori”.

Per Schiavella, comunque, oggi siamo “di fronte a una situazione in cui, come ha detto anche anche il presidente Napolitano, nessuno si sottrae alle responsabilita’ collettive per raggiungere l’obiettivo”. “Va bene -conclude il leader degli edili- che sul tema ci sia la definizione tra le parti sociali”.

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