I saldi non attraggono più come prima

Solo il 36% delle famiglie acquisterà a saldo

ROMA – Oggi iniziano i saldi, per la verità già anticipati dalle più varie promozioni che hanno determinato due effetti non proprio positivi. Da un lato una concorrenza sleale tra gli stessi commercianti e dall’altro una discriminazione tra i vari clienti ( alcuni avvisati tramite sms o e.mail).

Ci auguriamo quindi che questo non si attui più anche attraverso la nostra richiesta, che facciamo da anni, del superamento dei saldi stessi.

Secondo quanto rilevato dall’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), in base sull’analisi del proprio campione dislocato in tutto il territorio nazionale (sia nelle piccole che nelle grandi città), il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo sarà pari ad appena il 36%-37% (circa 8,9 milioni di famiglie). Un andamento dettato dal forte calo del potere di acquisto registrato negli ultimi anni, nonché dai pesanti aumenti che si prospettano per il 2014 (+1.384 Euro a famiglia).  I pochi che acquisteranno a saldo dichiarano che ridurranno fortemente il proprio budget: la spesa media sarà di 194  Euro a famiglia, il -11,3 % rispetto allo scorso anno (in cui vi era già stata una forte contrazione del -18,8%). Il giro di affari complessivo sarà, quindi, di appena 1,73 miliardi di Euro.

 Un andamento estremamente negativo che sottolinea, ancora una volta, la necessità di agire urgentemente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’intera economia, avviando una nuova fase di sviluppo per il Paese che punti sulla detassazione per le famiglie a reddito fisso e sulla ripresa degli investimenti per la ricerca e l’innovazione.   Per i pochi che si apprestano ad approfittare dei saldi, in ogni caso, ecco i consigli di Federconsumatori ed Adusbef per evitare di incorrere in truffe e finte promozioni:

 

1. Verificare prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto; 

2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, ma è bene confrontate i prezzi di diversi negozi, orientandosi sempre verso beni o prodotti che vi servono veramente;

3.  Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;

4.  I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma dell’anno in corso, e non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;

5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;

6.  Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;

7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;

8.  Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;

9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.

10.Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti. 

 

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