Usa. Janet Yellen alla guida della Federal Reserve. Una rivoluzione rosa in cento anni

ROMA – Con la nomina dell’economista Janet Yellen alla guida della Federal Reserve, in pratica la banca centrale più potente al mondo, diventano tre le donne poste ai vertici dell’Economia a livello planetario. Oggi il Senato degli Stati Uniti ha confermato la linea della Yellen, nominata dal presidente Barack Obama con un supporto bipartisan, mettendola alla testa della banca americana.

La Yellen, che al momento è vice presidente della Federal Reserve, prenderà il posto di Ben Bernanke, il quale lascerà l’incarico il prossimo 31 gennaio dopo otto anni, e diventerà così la prima donna alla guida della banca centrale . Janet Yellen è stata già presidente del Council of Economic Advisers sotto il presidente Bill Clinton, l’organismo che consiglia il presidente degli Stati Uniti in materia di politica economica. Arrivata ora ai vertici dell’economia statunitense si può considerare assieme a Christine Legarde, direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale, e alla cancelliera tedesca Angela Merkel, una delle tre donne più potenti e influenti del mondo. Perlomeno in ambito essenzialmente economico.  Precisamente un secolo fa,  le donne lasciavano la casa e i lavori domestici e si affacciavano per la prima volta al mondo delle fabbriche, senza per giunta andare a ricoprire ruoli specializzati che invece erano prerogativa dell’uomo. In questi terribili anni in cui l’uomo era impegnato a combattere al fronte per lo scoppio della prima guerra mondiale, la richiesta di manodopera all’interno di ogni Stato ha portato le donne ad uscire in campo aperto. Esse vennero impiegate alla guida dei tram o inserite nell’apparato burocratico, all’interno di banche o altre tipologie d’ufficio. Da lì una rivoluzione: in poco più di sessant’anni, a partire dalla fine degli anni quaranta e la metà degli anni cinquanta, ovvero negli anni in cui sono nate le protagoniste di questo ventennio, il ruolo della donna s’è totalmente ribaltato. Il “potere rosa”, senza citare gli anni di Margaret Thatcher, s’è imposto nella geopolitica economica anche in Russia con la nomina di Elvira Nabiullina, ex ministro dello Sviluppo economico ed ex consigliere economico di Putin, alla guida della banca centrale. Ai vertici della politica sono arrivate anche Cristina Fernandez de Kirchner, attuale presidente dell’Argentina, e Michelle Bachelet, prima donna a diventare presidente del Cile. Insomma, dopo la nomina di Yellen, questa rivoluzione femminile, per potersi dire totalmente compiuta, aspetta solamente una donna presidente degli States. Forse manca poco: infatti prende sempre più corpo l’ipotesi di una nuova candidatura di Hillary Clinton, già candidata alle primarie democratiche del 2008, alle presidenziali del 2016. 

 

 

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